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Per chi vive la grande distribuzione come lo specchio più fedele dell’Italia che cambia, ogni passaggio di insegna non è solo logistica, ma identità. È una rivoluzione silenziosa che riguarda la quotidianità di milioni di famiglie e ridisegna la geografia delle nostre abitudini di spesa. Negli ultimi anni abbiamo visto marchi storici sparire o cambiare padrone con grande rapidità, portando con sé nuove strategie ma anche uno smarrimento del cliente. Stavolta, però, la trasformazione ha un peso particolare: si riallaccia a un pezzo di storia del nostro retail e punta su una visione industriale molto precisa.

Dopo il via libera dell’Unione Europea, per il polo guidato da Angelo Mastrolia è suonata l’ora dell’operatività. Il gruppo NewPrinces avvia il piano di rilancio dell’ex rete Carrefour Italia, con una missione ambiziosa che parte da un numero forte: una “potenza di fuoco” da 435 milioni di euro già pronta a sostenere il cambiamento.


La strategia industriale per rilanciare Carrefour Italia

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Il progetto industriale punta a ricavi consolidati per 7 miliardi di euro entro il 2026 e un ebitda superiore ai 400 milioni. Il cuore della crescita passa per l’integrazione verticale della filiera: dalla produzione alla distribuzione, con particolare attenzione alla marca privata e alla lavorazione del latte, uno dei settori dove NewPrinces può contare su asset rilevanti. C’è inoltre la volontà di espandersi nel comparto degli alcolici e delle bevande ready to drink. «Abbiamo parlato con Campari ma siamo aperti a diverse opportunità», ha spiegato Fabio Fazzari, group financial director.


Il ritorno di Gs: un rebranding che parte dal Sud

Il passaggio dall’insegna Carrefour a quella storica Gs interesserà oltre mille negozi entro la fine del 2028. La roadmap è chiara: si parte dal Sud Italia per risalire progressivamente lungo la Penisola. Ogni punto vendita sarà valutato in base al mercato locale e agli accordi di franchising esistenti, così da garantire continuità alle abitudini di acquisto dei consumatori. Il nuovo posizionamento commerciale si accompagnerà a una nuova comunicazione di store, in linea con l’evoluzione dell’assortimento a scaffale. Un’operazione dal valore industriale ma anche simbolico: riportare Gs significa riannodare un filo storico con la distribuzione italiana.


La sfida degli ipermercati e i servizi per horeca e digitale

Il format ipermercato è da anni in difficoltà in tutto il Paese, e l’acquisizione ne tiene conto. Il piano prevede una rivisitazione del ruolo di queste grandi superfici, orientate a offrire servizi aggiuntivi al mondo horeca e a integrare in modo più deciso il canale digitale, sia nel b2b sia nel b2c. Il network dovrà garantire una maggiore flessibilità e una nuova funzione territoriale, con possibili ricadute anche in termini occupazionali che verranno valutate nel corso dei prossimi mesi.


Logistica e marchi alimentari per una filiera completa

Nella strategia di NewPrinces la logistica non è un dettaglio: sarà integrata con Centrale del latte d’Italia, controllata del gruppo, che include brand come Plasmon, Delverde, Polenghi, Latte Tigullio e Polenghi Lombardo. La filiera corta è il punto su cui la nuova proprietà vuole costruire competitività, valorizzando produzioni italiane e legando scaffale e industria in un’unica operazione di crescita.


I numeri di un gruppo che punta oltre gli 8 miliardi

Le proiezioni economiche parlano di 6,7 miliardi di euro nel 2025, 7 miliardi nel 2026 e una crescita prevista sopra gli 8 miliardi nel 2030. Per la fine del 2025, si attende una posizione finanziaria netta positiva tra i 150 e i 200 milioni di euro, con un utile netto consolidato oltre i 700 milioni. Determinante per la solidità dell’accordo è stato il contributo economico del gruppo francese Carrefour, che in totale ha messo sul tavolo 775 milioni di euro tra versamenti pre-closing e sostegno alla transizione.


Il lato immobiliare e cosa resta fuori dall’operazione

Passaggio importante: i centri commerciali restano in capo a Carmila, società immobiliare controllata dai francesi di Carrefour. L’attenzione di NewPrinces si concentra invece sulla riorganizzazione dei negozi diretti e sulla razionalizzazione della rete franchising, con un approccio selettivo che punta all’efficienza e al presidio dei territori migliori.


GS, una storia italiana

Chi conosce la storia della distribuzione italiana sa che Gs non è solo un’insegna ma un pezzo di memoria economica connesso a realtà come Iri, Caprotti, Marco Brunelli, Leonardo Del Vecchio e Gilberto Benetton. Vederla tornare oggi, forte di una strategia miliardaria e di una visione territoriale, significa assistere a un momento di svolta significativo. Un ritorno che riparte dal Sud per costruire la nuova mappa della grande distribuzione in Italia.