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Il Monza ha annunciato ufficialmente l’arrivo di Pedro Obiang, che si lega al club brianzolo fino al 30 giugno 2026, con un’opzione di rinnovo automatica al raggiungimento di determinati obiettivi. Una mossa di mercato che porta in dote leadership, visione di gioco e solidità, fondamentali in una stagione che vedrà i biancorossi impegnati nella difficile risalita verso la Serie A.

Obiang, nato a Alcalá de Henares, ma naturalizzato equatoguineano, ha mosso i primi passi nelle giovanili dell’Atlético Madrid prima di trasferirsi alla Sampdoria, dove ha esordito in Serie A nel 2010. In blucerchiato ha collezionato 139 presenze e 4 gol in cinque stagioni, diventando uno dei profili più interessanti del nostro campionato.

Nel 2015 ha fatto il salto in Premier League, al West Ham, dove ha maturato 116 presenze e 3 reti tra le fila degli Hammers. Nel 2019 è tornato in Italia, questa volta al Sassuolo, dove è diventato una colonna portante della squadra, accumulando ben 182 presenze e contribuendo con 5 gol. La scorsa stagione ha avuto un ruolo cruciale nella promozione in Serie A degli emiliani, da capitano e regista.

Anche sul fronte internazionale, Obiang vanta una carriera solida: 19 presenze e 3 gol con la nazionale della Guinea Equatoriale, con cui ha partecipato a più edizioni della Coppa d’Africa.

I pro: qualità, esperienza e leadership
 

L’arrivo di Pedro Obiang rappresenta un acquisto di valore assoluto per una squadra come il Monza, che vuole puntare alla promozione. Il centrocampista offre una grande esperienza in Serie A e Premier League, due dei campionati più competitivi d’Europa. Ha dimostrato di saper essere uomo squadra, sia come regista che come mediano di rottura, portando equilibrio e intelligenza tattica.

La stagione da capitano del Sassuolo, culminata con la promozione, conferma la sua capacità di guidare il gruppo nei momenti chiave. Inoltre, la sua versatilità gli consente di adattarsi a più moduli e richieste tecniche, elemento molto utile per un allenatore che sta costruendo una nuova identità tattica.

I contro: età, condizione fisica e adattabilità al progetto Monza


Se da un lato Obiang porta con sé un bagaglio importante, dall’altro ci sono alcuni aspetti da monitorare. Con i suoi 32 anni, il centrocampista entra in una fase della carriera in cui la tenuta fisica può diventare un’incognita, specie in una stagione lunga e dispendiosa come quella di Serie B.

Inoltre, dopo tanti anni al Sassuolo con un sistema ben rodato, non è scontato che riesca ad adattarsi immediatamente a un nuovo progetto tecnico e a una squadra in ricostruzione. Servirà tempo e fiducia, ma il rischio che ci voglia qualche settimana per vederlo al top è concreto.