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Dopo tante indiscrezioni, voci, sussurri, si dice è arrivato il momento di conoscere quanto scritto nel testamento di Silvio Berlusconi. Il presidente del Monza ha voluto seguire, per le sue aziende, la linea della continuità, andando a premiare quanto fatto in questi anni dai due figli maggiori, Pier Silvio e Marina.

Prima della suddivisione del patrimonio di famiglia, una lettera di addio, datata 19 gennaio 2022, che inizia così: “Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare, vi prego di prendere atto di quanto segue”. L'incipit per anticipare ai figli i legati al fratello Paolo, 100 milioni, a Marta Fascina, 100 milioni, a Marcello Dell'Utri, 30 milioni. Sorprende la dimenticanza, nell'elenco dei figli, del più piccolo, Luigi. 

Successivamente la decisione di distribuire in parti uguali a Pier Silvio e Marina l'eredità più importante, ovvero Fininvest. Non ci sarà nessun soggetto che deterrà il controllo solitario dell'azienda. Questo viene confermato in un breve comunicato firmato da Marina, come Presidente del Cda, Pier Silvio, Barbara e Luigi come amministratori.

Quindi, nessun plenipotenziario, ma una gestione congiunta che assicurerà il futuro della sua impresa più cara, seguendo una linea di continuità che tanto bene ha fatto negli ultimi anni.