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La mostra, curata dal Procuratore Generale Militare Marco De Paolis, racconta attraverso fotografie, documenti, videofilmati e testimonianze orali le atrocità commesse dai nazifascisti e il lungo cammino giudiziario che ha portato, anche a distanza di decenni, a processare i responsabili delle stragi. Grande rilievo viene dato ai processi penali militari, celebrati dagli Alleati e dai tribunali italiani, che hanno permesso di rendere giustizia – seppur tardivamente – alle vittime.

Dall’“armadio della vergogna” ai processi

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Il percorso espositivo parte dal rinvenimento nel 1994 del cosiddetto “armadio della vergogna”, che conteneva 695 fascicoli occultati sulle stragi nazifasciste. Da lì, De Paolis avviò dal 2002 la “grande stagione processuale” conclusa nel 2013, che ha permesso di istruire oltre 500 procedimenti e celebrare processi storici, tra cui quelli di Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto, Civitella Val di Chiana e Cefalonia.

Le quattro sezioni della mostra

Il percorso è suddiviso in quattro aree tematiche:

  • Crimini di guerra sui militari dopo l’8 settembre 1943.
  • Stragi contro i civili in Italia, documentate dall’Atlante delle stragi nazifasciste in Italia.
  • Deportazioni e internamenti, con mappe interattive e testimonianze.
  • I processi militari dal dopoguerra al 2013, con focus su Kesselring, Kappler, Priebke e altri criminali di guerra.

Orari e ingresso gratuito

La mostra è a ingresso gratuito e visitabile al Terzo piano Belvedere della Reggia di Monza con i seguenti orari:

10 – 30 settembre: mercoledì-venerdì 14.30-19.30; sabato, domenica e festivi 10.30-18.30.

1 – 26 ottobre: mercoledì-venerdì 10.00-16.00; sabato, domenica e festivi 10.30-18.30.