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Cerchiamo di saperne di più sul trauma subito da Stefano Sensi, anche per capire quali possono i tempi di recupero del forte centrocampista biancorosso. La caviglia è un’articolazione complessa formata dall’incontro di tre ossa: tibia e perone, che si trovano sopra l’articolazione, e astragalo, il primo osso del piede che si trova al di sotto. Il malleolo è una prominenza ossea posta all’estremità del perone e della tibia, a livello dell’articolazione della caviglia, quindi   è uno delle ossa della caviglia maggiormente esposta ai traumi, Una frattura alla caviglia è solitamente dovuta alla rottura di un osso della tibia o del perone, all’altezza del malleolo. Questo è il motivo per cui i medici la chiamano anche frattura del malleolo. La prominenza ossea che si trova all’estremità del perone è chiamata malleolo peronale. Il trattamento dipende dal tipo di frattura e dalla sua gravità. Se la caviglia è stabile, potrebbe non essere necessario un intervento chirurgico: se le ossa non sono allineate correttamente, il chirurgo ortopedico le riallinea e quindi applica una stecca o un gesso. Nel caso di frattura composta e stabile può essere sufficiente l’applicazione di un’ingessatura, che va mantenuto per circa 4 settimane e, una volta rimosso, viene intrapreso il percorso riabilitativo. Se la caviglia è instabile, ci sono ossa che si sono rotte lacerando la pelle e la frattura del malleolo è scomposta, può essere necessario un intervento chirurgico che può comportare l’applicazione di viti speciali e piastre metalliche per tenere unite le ossa nella posizione corretta. In caso di intervento i tempi di recupero sono di circa 6-8 settimane a cui deve seguire un periodo di riabilitazione. La riabilitazione è un altro passo molto importante del processo di guarigione. Esercizio fisico e fisioterapia sono fondamentali e dovrebbero iniziare non appena l’ortopedico permette di farlo. I muscoli intorno alla caviglia possono impiegare diversi mesi per diventare abbastanza forti da permettere ai pazienti di camminare da soli senza il supporto di un bastone. La maggior parte delle persone può tornare alle normali attività entro 3 o 4 mesi, in rari casi il periodo può essere maggiore.