Esclusiva MN, Alessandro Birindelli: 'Il Monza è vivo, l'Empoli deve dare tutto per salvarsi'

Alessandro, partiamo dall’Empoli. I toscani sono reduci da una vittoria casalinga contro il Parma e ora devono vincere per sperare nella salvezza. Che partita ti aspetti?

‘Con la vittoria contro l’Udinese, il Monza ha dimostrato di essere una squadra viva, quindi non si può dare per scontata una vittoria dell’Empoli. Non è mai semplice vincere in un campo come quello di Udine: Nesta ha preparato bene la partita e dato la giusta spinta ai suoi. Dall’altra parte, l’Empoli ha superato il Parma in una sfida importante e ora dovrà dare tutto per restare in Serie A’

L’Empoli è terzultimo, a pochissimi punti da Lecce e Parma, con due gare ancora da giocare. Eppure il gioco di D’Aversa sembrava convincente, soprattutto dopo il passaggio del turno in Coppa Italia a Torino. Come si spiega questa classifica?

‘Ci sono stati troppi infortuni, e ha pesato molto quello di Pellegri a inizio stagione. Se in partite chiave mancano giocatori come Fazzini e Anjorin, diventa difficile fare punti e centrare gli obiettivi’

Quanto sarà importante non sottovalutare il Monza?

‘Fondamentale. Il Monza ha appena ottenuto una vittoria importante e vuole chiudere con dignità, evitando record negativi. Inoltre, senza più pressioni, molti giocatori cercheranno di mettersi in mostra per restare in Serie A o guadagnarsi la conferma a Monza’

Uno degli ex della gara sarà Lorenzo Colombo: quanto è cresciuto quest’anno e quanto può migliorare ancora?

‘È cresciuto molto. D’Aversa gli ha dato fiducia e minutaggio, e deve continuare su questa strada. Se l’Empoli si salverà, penso possa essere riconfermato’

Ti aspettavi una stagione così difficile per il Monza?

‘Assolutamente no. Era prevedibile un ridimensionamento dopo la scomparsa di Berlusconi, ma non fino a questo punto. Hanno pesato molto gli infortuni e in alcune gare avrebbero meritato di più. Resta una realtà bella: spero che il Monza torni presto in Serie A’

Come sta crescendo tuo figlio Samuele? E quanto è stato bello vederlo segnare contro Juventus e Inter?

‘Purtroppo quest’anno ha avuto un paio di infortuni che ne hanno frenato la continuità. Ma vederlo segnare contro squadre blasonate è sempre una soddisfazione. Se lui è felice, lo sono anch’io. Con Palladino ha fatto il salto dalla B alla A, crescendo molto. Ci confrontiamo spesso, ma cerco di non essere invadente nel suo percorso’

Come procede invece la tua carriera da allenatore? Quali sono i tuoi obiettivi?

‘Allenare i giovani mi piace molto, ma il mio obiettivo è quello di ricevere, un giorno, una chiamata da una squadra professionistica’

Ringraziamo Alessandro per la cordialità e disponibilità.

Antonio Scirtò

Lunedì torna Monza una città da serie A

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