“Pier Silvio, non farlo”: il consiglio inaspettato di Gerry Scotti scuote Mediaset
L’ex deputato e conduttore racconta la sua esperienza politica e dà un consiglio diretto al figlio del Cavaliere

“Lascia perdere”. Con queste parole, Gerry Scotti ha rivolto un invito diretto a Pier Silvio Berlusconi, tornando su un tema che conosce bene: la discesa in campo in politica. Intervistato dal Corriere della Sera, il celebre conduttore ha raccontato un episodio inedito risalente agli anni ’90, quando Silvio Berlusconi lo interpellò prima di fondare Forza Italia. Scotti, all’epoca, gli suggerì di non farlo. Il resto è storia.

Oggi, quell’aneddoto torna d’attualità. Pier Silvio, che in tanti vorrebbero vedere impegnato politicamente, è stato più volte “lusingato” da questa prospettiva. Ma per Gerry, il rischio è alto: “Gli direi da fratello maggiore: lascia stare. Io ci sono passato e non ho buoni ricordi”.
Berlusconi senior e i pareri contrari
L’invito di Gerry Scotti a restare fuori dalla politica non è isolato. Negli anni ’90, furono diversi gli amici e i collaboratori di Silvio Berlusconi a scoraggiarne l’ingresso nell’agone politico. Tra loro: Gianni Letta, Indro Montanelli, Maurizio Costanzo e Fedele Confalonieri.
Ma c’era anche chi, al contrario, spinse con convinzione: Marcello Dell’Utri, Cesare Previti ed Ennio Doris, solo per citarne alcuni. Alla fine, prevalse la volontà di cambiare il Paese “scendendo in campo”. E Gerry? Rimase in tv, dove ha costruito una carriera straordinaria.
Esperienza politica dolorosa
Dal 1987 al 1992, Gerry Scotti è stato deputato del Partito Socialista Italiano. Un quinquennio che oggi descrive come “deludente”. Aveva idee, entusiasmo, voglia di cambiare le cose, specie per i giovani. Ma le sue proposte, come lui stesso ha raccontato, finirono tutte in un cassetto.
“Cominciai a tempestare la Camera di proposte – ha detto – tutte rimaste inascoltate. Così non mi ricandidai”. Con il tempo, prese le distanze da quel periodo, chiedendo perfino la sospensione del suo vitalizio parlamentare, che ha preferito devolvere in beneficenza.
Un gesto concreto, diretto “alle famiglie dei caduti sul lavoro”. Scotti cercò di portare avanti l’iniziativa anche con diversi premier, tra cui Berlusconi. Ma alla fine scelse la via più semplice: donare il denaro senza intermediari.
Affari Tuoi e il duello con De Martino
Nel frattempo, Gerry Scotti continua a osservare la tv italiana. Su Affari Tuoi e il successo di Stefano De Martino, ha detto la sua: “Essere fusto aiuta. Io sembravo un ragioniere della Brianza, lui è uno strafico di Napoli”.
Scotti non ha nascosto qualche frecciatina: “Il mio gioco era fatto di poche regole. Il suo non ha meccanismo: apri una scatola e vedi cosa c’è dentro”. Dichiarazioni che hanno acceso un botta e risposta a distanza tra Rai e Mediaset, con l’ad Giampaolo Rossi che ha risposto con ironia: “Affari Tuoi spinge alla ludopatia? Solo quando straccia la concorrenza”.
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