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La “favola” ha inizio nel dicembre 1923, quando i fratelli Luigi e Ambrogio Vimercati acquistano i locali di piazza Roma, completi di forno e pesa per la preparazione della farina. L’attività cresce negli anni, passando di generazione in generazione all’interno della famiglia Vimercati. Nel 1973, però, la morte del padre Carlo porta a una svolta: i figli Paolo e Giorgio, troppo giovani per gestire la bottega, lasciano la conduzione alla zia Fausta, conosciuta come “Ninetta”, prima di cedere l’attività a una nuova gestione.

Il ritorno dei Vimercati e l’evoluzione del negozio

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Nel 2008, le sorelle Denise e Sara Vimercati decidono di riprendere le redini del panificio, riportando la famiglia dietro il bancone di piazza Roma. Con loro, la bottega si trasforma, ampliando l’offerta oltre il pane per includere un reparto di pasticceria e prodotti vari, diventando un piccolo emporio capace di soddisfare ogni esigenza. A garantire continuità in questo passaggio è Marilena Colombo, presenza costante da quasi trent’anni, che rappresenta la memoria storica del negozio, collegando le diverse gestioni con la sua dedizione.

La chiusura: una decisione inevitabile

Nonostante il successo e l’affetto della clientela, la decisione di chiudere è stata dettata dalla difficoltà di trovare personale qualificato. Le titolari hanno cercato invano nuovi addetti al forno, contattando anche scuole alberghiere della zona, ma il mestiere, che richiede sacrificio e passione, sembra non attrarre più i giovani. La mancanza di manodopera, unita alla consapevolezza che il lavoro non mancava, ha reso la chiusura inevitabile. Le sorelle Vimercati esprimono profonda malinconia, ma anche gratitudine verso la comunità di Busnago, che considerano una vera famiglia.

Un legame profondo con la comunità

Negli ultimi giorni di apertura, l’atmosfera in negozio è carica di emozione. La “favola” di piazza Roma non è stata solo una questione di pane e dolci, ma di relazioni umane. Le titolari raccontano di clienti diventati amici, di rapporti costruiti nel tempo che hanno trasformato il panificio in un punto d’incontro. Questo senso di appartenenza e il calore della comunità sono ciò che Denise e Sara porteranno con sé, mentre il sipario cala su una storia lunga un secolo.