Monza, la nomina del nuovo questore accende la polemica: la reazione di Pilotto e del PD
Polemiche per la nomina, tra condanna Diaz e appelli istituzionali

Al centro della controversia c’è il passato giudiziario di Ferri, che nel 2012 è stato condannato dalla Corte di Cassazione a tre anni e otto mesi per il suo ruolo nell’irruzione alla scuola Diaz, un episodio noto come la “macelleria messicana” del G8. Il Partito Democratico di Monza e Brianza ha espresso forte perplessità sulla decisione del Ministero dell’Interno, definendo la nomina “simbolicamente forte quanto divisiva”. In un comunicato, il PD ha messo in discussione la scelta di affidare un ruolo di tale responsabilità a una figura con una condanna definitiva, evidenziando la necessità di autorevolezza e credibilità per il questore. I rappresentanti del partito hanno annunciato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno per ottenere spiegazioni sui criteri adottati, sottolineando il diritto dei cittadini a risposte chiare.
L’appello del sindaco Pilotto alla prudenza
Diverso è l’approccio del sindaco di Monza, Paolo Pilotto, che ha scelto una posizione più cauta e istituzionale. Riconoscendo la legittimità delle perplessità espresse da cittadini e forze politiche, Pilotto ha invitato a gestire il confronto con rispetto e attraverso i canali appropriati. Senza entrare nel merito della nomina, il primo cittadino ha sottolineato la delicatezza del momento, richiamando l’importanza di un dialogo che non comprometta la coesione sociale. “Le istituzioni devono utilizzare registri e canali adeguati,” ha dichiarato, ponendo l’accento sul ruolo delle autorità nel promuovere fiducia e stabilità nella comunità.
Una nomina che divide la città

La designazione di Ferri ha aperto un dibattito che va oltre i confini di Monza, toccando temi come la memoria storica, la giustizia e la credibilità delle istituzioni. Per molti, la condanna legata al G8 rappresenta una macchia difficile da ignorare, soprattutto in un ruolo che richiede imparzialità e autorevolezza. Altri, invece, potrebbero vedere nella nomina un segno di continuità amministrativa, considerando il percorso professionale di Ferri dopo la condanna, inclusi gli anni alla polizia ferroviaria di Milano. La discussione riflette tensioni più ampie sulla gestione delle responsabilità passate e sul loro peso nelle scelte presenti.
Il futuro del dialogo istituzionale
Con l’interrogazione parlamentare annunciata dal PD, la vicenda è destinata a proseguire, coinvolgendo livelli più alti del governo. Nel frattempo, Monza si trova a navigare un momento di confronto democratico che richiede equilibrio tra critica legittima e rispetto per i ruoli istituzionali. La posizione di Pilotto, che invita alla riflessione, potrebbe rappresentare un punto di partenza per un dialogo costruttivo, mentre la comunità attende risposte che chiariscano le ragioni dietro una scelta tanto controversa.