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L'invasione di pista
L'invasione di pista

Secondo quanto riportato da Il Giorno, il Comitato per il Parco di Monza, guidato dalla presidente Bianca Montrasio, ha espresso nuovamente dubbi sulla compatibilità tra il circuito e la natura circostante.

L’Autodromo, incastonato in un Parco storico e monumentale, è un’anomalia difficile da conciliare con la tutela paesaggistica e naturalistica, 

ha dichiarato Montrasio.

Gli ambientalisti riconoscono i progressi degli ultimi anni, come la viabilità interna più ordinata e la fine della pratica delle auto parcheggiate sotto gli alberi, ma restano critici verso i lavori di ammodernamento voluti da Liberty Media: tribune più grandi, coperture permanenti sopra i box e l’espansione della Fan Zone su prati storici come Gerascia e Roccolo.

Rumore e corse: il nodo dell’Autodromo di Monza

Un altro punto sollevato riguarda il rumore prodotto dalle attività motoristiche. Se durante il weekend del GP di Monza l’impatto acustico è stato ridotto rispetto al passato, l’uso costante della pista durante l’anno genera disturbi significativi.

Se si vuole tenere la Formula 1, bisognerebbe ridurre al minimo le altre corse, 

ha aggiunto Montrasio, chiedendo maggiore attenzione da parte delle istituzioni.

Il Comitato critica infatti la Soprintendenza, giudicata «troppo permissiva» su alcuni interventi strutturali, nonostante il recente stop alla ruota panoramica. Secondo gli ambientalisti, la priorità dovrebbe restare la salvaguardia del bene comune rappresentato dal Parco.

Parco di Monza