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13 novembre 1982. Sono passati quarant’anni ed eccoci qui a festeggiare nel migliore dei modi un anniversario importante: quaranta anni fa venne posata la prima pietra di quello che oggi è il tempio del calcio a Monza. https://www.youtube.com/watch?v=CUNULtTsu1U&t=205s Presenti alla cerimonia furono l’allora sindaco di Monza, avvocato Cirillo, gli assessori Galbiati, Montanelli e Bertazzini, per il Calcio Monza il presidente Giambelli assieme a Braida e De Lazzari ed il presidente dell’Associazione società sportive monzesi, avvocato del Signore, che fu giocatore biancorosso prima di ricoprire anche il ruolo di membro del CdA del club biancorosso. Il caro vecchio “Sada” non rispondeva più ai criteri di sicurezza, igiene e discrezione imposti dalle regole calcistiche nazionali e nacque il progetto di un nuovo stadio calcistico, che nei tempi subì innumerevoli modifiche e riconsiderazioni, tanto da posticiparne l’ultimazione, inizialmente prevista per il 1983, ben cinque anni dopo. L’impresa Schiavi si aggiudicò la gara d’appalto e la costruzione dell’innovativa tensostruttura che copre la tribuna principale superò la “prova del nove” costituita dalla capacità di sopportare il peso idealmente provocato nel 1985 da una nevicata storica registrata a Monza. Nel 1988 (finalmente…) la commessa venne ultimata e chiusa ed il 28 agosto 1988 ci fu l‘inaugurazione della nuova “casa del Monza” con la partita di Coppa Italia in cui il neo-promosso Monza di Frosio ebbe la meglio per 2-1 sull’ambiziosa Roma di Liedholm che aveva terminato il campionato di Serie A in terza posizione (gol di Casiraghi, Giannini e Mancuso). Ad oggi contiamo 621 partite di campionato disputate al Brianteo, oggi divenuto U-Power Stadium che, grazie al nuovo corso societario che ha condotto il club alla prima storica promozione in Serie A, nella sua “pancia” accoglie anche gli uffici degli gli addetti ai lavori e dei dipendenti dell’Associazione Calcio Monza. E le idee per dedicare spazi anche a ciò che ruota intorno al club non mancano (una su tutte è costituita da un museo da dedicare alla storia del club, così come già avviene per i maggiori club calcistici). Giulio Artesani