Monza, il ds Bianchessi: 'Galliani è da un mese che pensa alla squadra che verrà'
Il direttore sportivo del Monza ha parlato in esclusiva ai microfoni di Qsvs

In Italia un centro sportivo come il nostro credo non ci sia. Questo è il posto giusto per fare il calciatore. Il punto di partenza di una società che vuole investire sui ragazzi del proprio settore giovanile. Sulla stagione della Primavera siamo soddisfatti, la salvezza non era certa inizialmente, abbiamo dato otto-nove giocatori alla Prima Squadra per via degli infortuni. Hanno fatto un campionato di alto profilo. Non era facile, sono stati bravi e siamo andati contro i pronostici. Il nostro obiettivo per i giovani era arrivare vicini all'Atalanta, che investe quattro volte pi di noi. Il lavoro fatto in due anni di settore giovanile e' di alta qualità. Abbiamo delle basi solide e forti per il futuro.
Bianchessi prosegue sul settore giovanile
La proprietà è una garanzia come lo è l'Amministratore. Quello che è stato fatto al Milan, di promuovere i giovani in prima squadra, lo stiamo preparando qua. Uno-due anni e iniziamo a portare giocatori di livello in prima squadra. Per me è determinante creare un senso di appartenenza, oggi va tutto di fretta e serve agire subito. Partendo con ragazzi che parlano italiano e che conoscono l'ambiente, sono tanti particolari che fanno la differenza. Nel settore giovanile non contano i soldi ma serve gente con idee e innovazione, così si producono giocatori.
Bianchessi sulla Prima Squadra
In Prima Squadra servono soldi e manager. Se un dirigente non ha soldi sul mercato, ti può andare bene un anno, due e poi cadi. Se non hai dirigenti competenti, vai a fallire. Quello della Prima Squadra è un mondo diverso dal settore giovanile. Dobbiamo cercare giocatori legati alla maglia, perché altrimenti diventano solo mercenari. Serve programmazione per far crescere i giovani, questa è la strada del Monza.
Bianchessi sul lavoro di Galliani in questa stagione
Galliani le ha provate tutte quest'anno, tutte. Anche cose che voi neanche potete immaginare. L'ultima partita vinta la scorsa stagione era il 16 marzo con Palladino. Da allora se ne sono vinte solo tre. La cosa pazzesca è che siamo arrivati a fare partite con dieci infortunati per gara. Provate a togliere otto undicesimi alle grandi squadre. Non è solo sfortuna, servirà un'analisi approfondita perché non si ripetano queste situazioni. I giocatori che potresti portare non vengono se c'è il rischio di retrocessione, anche se offri loro dei soldi. Nella gara di Parma abbiamo dominato la gara, al 97' prendiamo un gol assurdo. Lì ho sofferto e ho capito che il destino era segnato. Poi le abbiamo provate tutte, anche in grande sofferenza. Questo è stato un anno duro per tutti, la sorte si è messa contro di noi. Galliani ha sperato fino all'ultimo in un cambiamento ma non c'è stato nulla da fare. Sta pensando da un mese alla squadra che verrà, c'è forte senso di rivincita.
Per vedere l'intervista video integrale dal canale YouTube QSVS- Qui Studio a Voi Stadio: (clicca qui)

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