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Fabrizio De André morto l'11 gennaio del 1999
Fabrizio De André morto l'11 gennaio del 1999

L'11 gennaio del 1999, 25 anni fa, ci lasciava uno dei più grandi cantautori italiani di ogni epoca. Fabrizio De André, un artista che ha raccontato storie di emarginati, ribelli e prostitute, in un lasso di tempo di circa 40 anni, diventando un punto di riferimento della musica italiana.

La grandezza di De André

Capostipite della scuola genovese, insieme a Bruno Lauzi, Gino Paoli e Luigi Tenco, ha segnato la scena musicale, e non solo, del nostro paese durante tutti gli anni Settanta. Messo sotto controllo dai Servizi Segreti per presunti contatti con il mondo anarchico e delle Brigate Rosse, De André non ha mai nascosto le sue simpatie politiche, che, però, non sono mai state vicine al modo di pensare e di agire di quegli ambienti.

La sua musica e, soprattutto, la raffinatezza della sua poesia, ha segnato un'intera generazione. Purtroppo la malattia, un carcinoma polmonare diagnosticato nell'estate del 1998, l'ha portato via in maniera improvvisa e veloce. Faber, come lo chiamava l'amico Paolo Villaggio, è morto l'11 gennaio del 1999 a Milano, presso l'Istituto Nazionale dei Tumori. Più di 10 mila persone lo omaggiarono ai funerali, presso la Basilica di Santa Maria Assunta di Carignano a Genova.

Il Binario 7

Il ricordo di De André al Binario 7

Sabato e domenica sarà l'occasione per ricordarlo, ancora una volta, in due concerti evento che si terranno al Binario 7 di Monza. “Anime Salve, Ladri, assassini e un tipo strano” questo il titolo dello spettacolo che riassumerà la storia di De André, attraverso i suoi pensieri e le sue canzoni. 

Ecco il cast che darà vita a due ore di assoluta bellezza, sabato alle ore 21 e domenica alle ore 16:

  • Carlo Roncaglia
  • Andrea Cauduro, corde
  • Enrico De Lotto, basso elettrico
  • Matteo Castellan, fisarmonica
  • Matteo Pagliardi, batteria
  • Fabio Marianelli, percussioni
  • arrangiamenti originali Accademia dei Folli
  • scenografia Cecilia Chiaro
  • luci e fonica Fabio Bonfanti, Loris Spanu
  • testo e regia Carlo Roncaglia
  • produzione Accademia dei Folli.

                                                                                                          
Il costo del biglietto è di 20 euro, ridotti a 15 euro, acquistabili direttamente presso la biglietteria del teatro. Un appuntamento culturale davvero da non perdere, anche per i più giovani, che possono comunque ritrovarsi, anche oggi, nelle parole di un mito della musica leggera italiana.