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La celebre azienda monzese Colmar compie un secolo. Cent'anni di passione, innovazione e tradizione per l'icona dell'abbigliamento da montagna e dello stile cittadino. Questo percorso è cominciato dai distretti manifatturieri di Monza;  precisamente il 31 ottobre 1923 quando i giovani coniugi Mario ed Irma Colombo, decidono di aprire una piccola impresa di cappelli. 

Quell'impresa poi, nel corso degli anni, sarebbe divenuta una vera e propria eccellenza italiana. La loro brillante e lungimirante intuizione di usare coni difettosi di feltro di lana per produrre ghette diede slancio all'ascesa. La denominazione Colmar esce dall'acronimo di Mario Colombo.

Negli anni ’30 giunge la svolta, con la produzione di tute per operai e benzinai e il primo passo nel mondo dello sci grazie all’incontro con Leo Casper, un pioniere dello sci alpino

A causa della scomparsa prematura di Mario Colombo negli anni ‘50, Irma prosegue da sola con i figli, ma grazie al lavoro dell’azienda per la squadra italiana di sci, incontra un altro campione destinato a scrivere la storia di Colmar, Zeno Colò. Il primo italiano a vincere la discesa libera ai Mondiali e il primo campione mondiale nella storia dello slalom gigante. 

Negli anni ’70, lo sci italiano raggiunge il culmine del successo con la leggendaria “Valanga Azzurra.”: Gros, Thoeni, Stricker, Schmazl e Pietrogiovanna. Colmar segue costantemente la nazionale italiana attraverso incredibili innovazioni tecniche, come la “Ceffa,” la giacca da Gigante che diventa un'icona, sia per le sue caratteristiche tecniche che quelle estetiche.

Anche ai giorni d'oggi la progettazione rimane la peculiarità nella sede di Monza, garantendo una continuità storica e culturale dell'azienda.

L'ex difensore di Milan e Monza Alessandro Costacurta con sua moglie Martina Colombari

Gli scatti (gentilmente concessi dall'Ufficio Stampa Colmar) fanno riferimento all'evento di celebrazione del centenario Colmar che si è svolto al Portrait a Milano, nella giornata giovedì 12 ottobre.