Peg Perego, 95 posti a rischio: ecco cosa è emerso al tavolo del Ministero
L’azienda storica di Arcore affronta una crisi profonda ma si dice pronta a investire per il rilancio

Si è tenuto giovedì 24 luglio 2025 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) l’incontro istituzionale sul futuro della Peg Perego, azienda storica con sede ad Arcore.
Al tavolo erano presenti i vertici aziendali, le organizzazioni sindacali, i rappresentanti di AFOL, della Provincia di Monza e Brianza, della Regione Lombardia e il sindaco di Arcore Maurizio Bono.
L’obiettivo: comprendere le reali intenzioni industriali dell’azienda e individuare forme di sostegno concrete, sia sul piano economico che sociale.
Peg Perego e licenziamenti: la realtà attuale
La situazione presentata dall’azienda è preoccupante: lo stabilimento di Arcore, che attualmente impiega 244 lavoratori, è coinvolto in una procedura di licenziamento collettivo per 95 unità.

Una decisione dolorosa, che arriva dopo lunghi mesi segnati da contratti di solidarietà, necessari a fronteggiare il calo di fatturato, la forte concorrenza internazionale – in particolare dei produttori cinesi – e una riduzione della natalità che incide sul mercato di riferimento.
Si tratta di un momento cruciale per il tessuto produttivo brianzolo.
Verso un progetto di rilancio
Nonostante le difficoltà, Peg Perego ha espresso chiaramente la volontà di non abbandonare Arcore.
L’azienda ha già avviato alcune misure per tornare competitiva:
internalizzazione delle lavorazioni esterne
sviluppo di nuovi prodotti, anche per bambini con disabilità
rilancio del valore del Made in Italy attraverso la comunicazione
Un segnale importante, che fa intravedere la possibilità di un rilancio solido e sostenibile.
Concorrenza sleale e mercato distorto
Durante l’incontro è emerso un altro nodo cruciale: le distorsioni del mercato.
Peg Perego ha denunciato la presenza di prodotti venduti online da paesi extra UE, spesso non conformi agli standard di sicurezza europei e commercializzati a prezzi aggressivi.
Una concorrenza sleale che danneggia chi rispetta le regole e produce con standard qualitativi elevati.
Sindaco Bono e il "cambio di passo"
Il sindaco di Arcore, Maurizio Bono, ha definito l’incontro un momento significativo, affermando:
"Ho potuto constatare un cambio di passo da parte dell’azienda, che ha illustrato le difficoltà ma anche la disponibilità a costruire soluzioni condivise".
Parole che esprimono una speranza concreta, purché tutte le istituzioni restino compatte.
Regione Lombardia pronta a supportare
La Regione Lombardia ha proposto di riconvocare il tavolo a settembre, questa volta nella sede regionale, coinvolgendo Provincia e Comune di Arcore.
Il Ministero ha ribadito la volontà di attivare ulteriori ammortizzatori sociali, insieme a misure specifiche per sostenere l’innovazione e il mantenimento dell’occupazione.
Una pausa di riflessione prima del confronto con i sindacati
Peg Perego ha chiesto qualche giorno di riflessione, annunciando che il confronto riprenderà a breve, dopo un nuovo incontro con tutte le sigle sindacali.
Il futuro dell’azienda resta incerto, ma non privo di possibilità. Se il dialogo continuerà in modo costruttivo, la crisi potrebbe trasformarsi in un’opportunità di rinascita.
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