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La corsa alla promozione in Serie A sta man mano ricalcando il campionato cadetto che si è configurato nella stagione scorsa, ovvero quello di Serie B 2019-2020. Il Benevento guidato da Pippo Inzaghi aveva infatti fatto il vuoto fin dalle prime giornate del campionato e era giunto a fine stagione con ben diciassette punti di vantaggio sulla seconda classificata, il Crotone di Stroppa. L'appassionante corsa ai playoff aveva visto lo Spezia chiudere al terzo posto, e proprio la squadra ancora guidata brillantemente da Vincenzo Italiano era poi riuscita a regalarsi la prima, storica promozione nel massimo campionato italiano.

Oggi le quote di Serie A segnalano come Benevento e, soprattutto, Spezia stiano disputando un campionato al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Nonostante alcuni stop delle ultime giornate, che fanno rumore ma soltanto in relazione a ciò che le due squadre hanno dimostrato fino a poche settimane fa, la prima parte di stagione delle due compagini arrivate dal campionato cadetto è stata notevole, per l'identità dell'impianto di gioco e la qualità espressa sul campo. Entrambe le squadre non sono sicure di salvarsi, ma sono ampiamente sopra la zona retrocessione e con un margine piuttosto rilevante nei confronti del Torino, attualmente terzultimo. A essere nei guai è invece il Crotone, ultimo e piuttosto spacciato, nonostante nelle ultime settimane l'arrivo di Serse Cosmi abbia risollevato quantomeno il morale della squadra calabrese: mancano però soltanto una decina di partite alla fine del campionato, e il destino sembra segnato.

Chissà che, nelle prossime settimane, il tragitto percorso dal Benevento nella passata stagione non possa essere intrapreso anche dall'Empoli, che sembra aver preso un vantaggio piuttosto netto nei confronti delle altre avversarie che aspirano alla promozione diretta in Serie A. Fin da inizio stagione la squadra guidata da mister Dionisi ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto alle altre contendenti, con giovani di grandissimo valore come l'esterno Parisi, ed elementi di assoluta qualità per la categoria come Leo Stulac, Mancuso, Brignoli e Sabelli.

Dietro la squadra toscana non ci sono altre squadre che sembrano poter spiccare il volo rispetto alla concorrenza, ed è per questo che probabilmente si arriverà all'ultima giornata con diverse squadre ancora in corsa sia per il secondo posto, che vale la promozione in Serie A, sia per le posizioni che valgono i playoff di fine stagione. Tra la Reggina, a trentasei punti, e il Monza, secondo a quarantasette punti, sono incluse undici squadre che potenzialmente possono ambire alla promozione diretta in A, o quantomeno alla lotta playoff. L'andamento delle squadre che seguono l'Empoli è piuttosto simile, a dimostrazione dell'equilibri che regna nelle parti più alte della classifica: otto punti nelle ultime cinque partite per il Monza di Brocchi (che necessita indubbiamente di un ruolino di marcia più sostenuto, se vuole aspirare alla promozione diretta senza essere sopravanzata dalle inseguitrici), nove per la Salernitana che aveva militato al primo posto nella prima parte di stagione, undici per il Lecce e otto per il Venezia di mister Zanetti.

Insomma, l'equilibrio regna più sovrano che mai. Il Monza è reduce da una serie di passi falsi poco accettabili per una squadra di questo calibro, che grazie agli investimenti estivi e invernali ha regalato a mister Brocchi l'undici e la rosa più competitivi del campionato, e per questo non può accontentarsi di restare invischiato nella lotta playoff. La crescita di Mario Balotelli non sarà l'unica chiave, ma è sicuramente uno dei punti di forza cui il Monza deve aggrappare le proprie speranze per la promozione diretta in Serie A. Le ambizioni di Galliani e di Berlusconi, che recentemente ha incontrato la squadra, sono più chiare che mai.