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In Italia la regione Lombardia non rappresenta soltanto un importante polo economico e industriale con in testa città come Milano, Bergamo e Brescia. Lombardia significa soprattutto sport, e in particolare calcio: la regione ha infatti un record assoluto, avendo visto la partecipazione al massimo campionato di calcio di ben 11 squadre, il Monza sarebbe la dodicesima. 

Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana sul podio

Da qualche anno a questa parte, precisamente da quattro, l’Atalanta è definitivamente entrata nel calcio dei “grandi”: due terzi posti in Serie A consecutivi e conseguenti due qualificazioni alla Champions League. La squadra bergamasca si aggiunge quindi alle squadre lombarde che hanno giocato in Europa, oltre a Inter e Milan, portando a tre le squadre della regione ad aver disputato una coppa europea. Ma la Lombardia ha un altro record, che potrebbe rafforzarsi con la promozione del Monza dalla B alla A quest’anno, cosa non impossibile stando alle quote calcio per oggi e all’andamento dei brianzoli in cadetteria. Sono infatti in tutto 11 i club lombardi ad aver partecipato alla Serie A, in tutti sono ben 311 le partecipazioni totali. Subito dietro ci sono l’Emilia-Romagna con nove squadre ad aver partecipato al massimo campionato, e la Toscana con sette squadre. Inoltre la Lombardia nella speciale classifica perpetua della Serie A, vede comparire ben due squadre fra le prime cinque: Inter e Milan con 88 e 86 partecipazioni a testa. Insieme i due club superano da soli le partecipazioni totali dell’Emilia-Romagna. 

Monza da cantera a club dove iniziare un progetto tecnico di valore e realizzarsi

Come detto, il Monza punta a diventare la dodicesima squadra lombarda ad aver partecipato a un campionato di Serie A, aggiungendosi alle già citate due milanesi e l’Atalanta, oltre che Brescia, Como, Cremonese, Lecco, Legnano, Mantova, Pro Patria e Varese. Monza che ha comunque “sfornato” e fatto crescere grandissimi giocatori che hanno preso parte alla nostra Serie A, diventandone protagonisti in molti casi. In passato, la tendenza era maturare e diventare calciatore nelle fila del Monza, e poi passare alle “vicine” squadre più blasonate come Milan e Inter, o altri club prestigiosi. Tra i nomi più celebri possiamo ricordare Billy Costacurta, dato in prestito dal Milan per “farsi le ossa”, così come Massimo Oddo, entrambi poi protagonisti per anni in A e con la nazionale italiana, e ancora Daniele Massaro e il bomber Pierluigi Casiraghi, cresciuti invece proprio nelle giovanili brianzole. Negli ultimi anni, la tendenza sembra essersi invertita: calciatori come Boateng e Balotelli, rispettivamente di 34 e 31 anni, nonostante tecnicamente, mentalmente e fisicamente tuttora capaci di ritagliarsi un ruolo importante in qualsiasi club di Serie A, hanno preferito la serenità e la prospettiva che può offrire il club brianzolo di Galliani e Berlusconi. 

Sicuramente, la solidità finanziaria e la conoscenza del mondo del calcio che la presidenza del Monza può garantire rappresenta motivo di attrazione notevole per molti calciatori in cerca di riscatto. Non a caso a gennaio si era parlato di Franck Ribéry, attualmente in forza alla Fiorentina, calciatore dal valore indiscutibile e dal passato glorioso che non fa segreto sui social di avere molta stima per Kevin-Prince Boateng, ricambiata dal calciatore del Monza. La squadra brianzola potrebbe finalmente concorrere da protagonista in prima linea al prestigio del calcio lombardo, la società sta facendo tutto il necessario, ora tocca ai calciatori completare l'opera.