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Vi proponiamo la conferenza stampa del tecnico del Como, mister Marco Banchini, al termine del derby pareggiato in quel del 'Brianteo'.

- Mister, un punto importante in una partita giocata come si doveva, quindi con coraggio e tranquillità.
"Innanzitutto ci tengo a dire che siamo molto contenti per il Calcio Como, per la proprietà e per i nostri tifosi. Io in particolare sono contento per i miei ragazzi perché sappiamo tutti che questo è un pareggio che non porta solo un punto. Credo che, come è stato detto, sia meritato e che possa giustificare tutta la fatica che facciamo e anche gli errori fatti in questi mesi. Ci sono errori che non vanno ripetuti ed oggi la gestione della partita è stata indicativa: siamo partiti con un po' di emozione, anche perché una cornice del genere non è da Serie C e in campo non c'erano ritmi che solitamente ci sono in questa categoria. Dopo i primi 10 minuti, in cui eravamo frenati a livello emotivo, abbiamo giocato davvero bene. Abbiamo fatto quello che volevamo, cioè giocare nella metà campo del Monza. Siamo riusciti ad andare fuori, prendere ampiezza, giocare in verticale, abbiamo fatto gol su ciò che abbiamo provato, quindi il non possesso e il fatto di giocare alti. Poi però il Monza è una squadra stratosferica, composta da giocatori con tecnica e individualità e queste sono componenti che fanno la differenza in una partita di calcio. Dispiace in modo particolare aver preso gol su calcio d'angolo perché la supremazia e la reazione del Monza non si sono concretizzate. Siamo stati benissimo in campo e il gol del pareggio è avvenuto solo su calcio d'angolo: in seguito a una ribattuta, c'è stata una marcatura dimenticata e così è arrivata la rete. Ma torno a dire che è un punto importantissimo ed è la dimostrazione che i ragazzi ci credono. Abbiamo la possibilità di affrontare le prossime gare con una serenità che ci meritiamo".

- Ha colpito soprattutto la tranquillità con cui il Como teneva palla, senza affanni.
"Il possesso palla è una delle caratteristiche della squadra, ogni tanto va più in ampiezza altre va in verticale. Continuare a cercare sequenze verticali contro il Monza, significava dare la palla anche a loro quindi era importante riuscire a smarcarsi. Non servono i piedi buoni per fare possesso palla ma ci vuole movimento. E' fondamentale avere la personalità giusta per portare avanti quello che è il fraseggio quando si va nella metà campo avversaria. Il Monza non ci stava e veniva a pressare. Bisogna scegliere la giocata in funzione degli avversari".

- Ha scelto giocatori giovani: è stato coraggioso...
"Io ho la fortuna che la società non mi ha mai chiesto né obbligato a fare minutaggio, quindi abbiamo giocato spesso con 2 under e altre volte finiamo con 3-4 under. Ma non faccio le mie scelte in base ai giovani: è stata solo la meritocrazia a portarci ad averne 4 in campo. Credo siano andati tutti bene".

- E' stato il Monza che si aspettava?
"Io ho guardato i numeri e ci sono 3 parate a testa dei portieri, ci sono 7 dribbling a due da parte nostra, forse abbiamo messo in campo qualcosa in più del Monza. Ma ripeto che è una squadra stratosferica che sta vincendo il campionato, non è abituata magari a giocare delle partite difendendosi nella propria metà campo e questo è stato un fattore che l'ha presa alla sprovvista. Le ripartenze le facevano loro, la palla sopra è stata una costante, ma noi siamo stati bravi a scappare e a scegliere quando non bisognava fare pressione estrema sugli esterni. Ora dobbiamo ricaricare le pile per la partita di mercoledì contro la Pergolettese che è per noi fondamentale".