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Pierluigi Frosio, ex difensore del Perugia anni '70 e poi tecnico del Monza a fine anni '80 e '90, ha rilasciato un'intervista alla "Gazzetta dello Sport", in cui ha parlato anche del neo tecnico dei biancorossi Giovanni Stroppa; profilo che conosce bene per averlo allenato un biennio, proprio in Brianza, e che stima (anche in altre vesti) a distanza di 32 anni. Le sue dichiarazioni, riprese da Tuttomercatoweb.com:

Che giocatore era?
"Aveva talento, come Casiraghi e Robbiati. Avevi piacere ad allenarlo, era sempre allegro e positivo. Arrivava mezzora prima, se ne andava mezzora dopo. Aveva già in testa un calcio offensivo e si capiva che avrebbe fatto una carriera importante".

Stroppa da allenatore?
"Ha vinto al Foggia col gruppo ereditato da De Zerbi, ha fatto bene a Crotone che ha portato in A. Ritrova Sampirisi e Barberis, due giocatori importanti".

Conosce bene anche l’ambiente Milan.
"E’ uno dei motivi per cui Galliani l’ha scelto. Poi il fatto di aver lavorato al sud ti fortifica".

Due anni con lui, dall’87 all’89: una promozione in B e una Coppa Italia di C.
"Una squadra giovane che si è poi salvata in B facendo un incredibile girone di ritorno. Un bel gruppo: oltre a Stroppa, Antonioli in porta, Saini play, Casiraghi centravanti. Un anno importante, ricordo la partita di Coppa Italia a San Siro col Milan persa 2-0, ma incasso discreto, avevamo chiesto l’inversione del campo".

Monza mai in A, quasi una maledizione.
"In passato mancava la forza economica, adesso c’è anche la volontà oltre ai soldi".

Anni fa, per giustificare l’interminabile purgatorio, si diceva: “Sì, ma il Monza in realtà in A non vuole andarci”.
"Non era vero, la A è un ovvio vantaggio per tutti. Piuttosto si doveva, e si deve, fare i conti con le realtà: difficile trovare spazio tra Milan e Inter".

Quanto brucia la mancata promozione?
"Molto: Galliani è monzese, sarebbe stato orgoglioso".

Giambelli ieri, Berlusconi oggi.
"Paragone impossibile: altre cifre, altro calcio".

Cosa non ha funzionato?
"Decisivi i pochi punti con le squadre di bassa classifica, magari per presunzione o superficialità".

Che errori ha fatto Brocchi?
"Ha avuto difficoltà a gestire una rosa così ricca. Probabilmente un paradosso".

Balotelli resta?
"No, purtroppo ha deluso ancora. Se ti alleni come si deve, dopo 5 mesi non puoi essere ancora fuori forma".

Giudizio sul campionato?
"Strano e imprevedibile. Guardiamo il Venezia: non ha le individualità del Lecce e del Monza, eppure...".

Come sarà quello nuovo?
"Dovremmo vedere come impatterà il Parma. Come insegna il Chievo non è scontato risalire subito".

Il Monza è destinato a ridimensionarsi?
"No, è rimasta la voglia di rivincita. Magari la società agirà sul mercato con più prudenza".