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La carica che trasmetteva ogni giorno, il racconto della sua lotta contro il cancro fino alla notizia che ieri nessuno avrebbe mai voluto ricevere: Daniel Leone purtroppo non ce l’ha fatta!
Classe 1993 era cresciuto nelle giovanili della Reggina per poi farsi le ossa in prestito al Pontedera, alla Reggiana e alla Torres. Proprio coi sardi affrontò il Monza in una delle più importanti stagioni della sua carriera: arrivato nel mercato di gennaio 2014 coi rossoblu nei bassifondi della classifica, raccolse una striscia di 13 risultati utili consecutivi mancando solo ai playout la salvezza diretta nella vecchia e ultima Serie C2. Le prestazioni positive gli sono valse il ritorno alla Reggina come secondo portiere, sogno durato poco più di tre mesi dato che proprio in quell’anno gli venne diagnosticato il tumore al cervello che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
Superato il “primo round” alla grande, riottenne l’idoneità sportiva e tornò in campo prima a Latina in B e poi a Catanzaro in Serie C.  
Quando tutto sembrava finito, nel giugno 2017 quel maledetto male è ritornato e lo ha costretto al ritiro a poco più di 24 anni per occuparsi solo ed esclusivamente della sua salute e della sua famiglia.
Da qui una battaglia lunga ed estenuante che il portiere ha raccontato attraverso i social sempre con ironia e col sorriso sulle labbra. Aveva promesso ai suoi nuovi compagni di viaggio che ce l’avrebbe fatta soprattutto per loro, ma il destino beffardo lo ha portato via nella serata di sabato 2 ottobre all’età di 28 anni. Tanti i messaggi di cordoglio dei suoi ex compagni tra cui Puggioni, Barillà e i nostri ex Viotti, D’Alessandro e Alessio Viola.
Il suo insegnamento più importante è stato il valore che ha dato alla vita, il coraggio di non mollare mai e di lottare sempre anche quando tutto sembra finire in un istante. Leone di nome e di fatto, il coraggio e la forza di crederci sempre fino alla fine anche fuori dal campo di calcio!