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Capacità di strappo, fantasia, intelligenza e senso del posizionamento: tra i nuovi acquisti del Monza c’è Patrick Ciurria, prelevato a titolo definitivo dal Pordenone, dove lo scorso anno si è messo in luce come miglior assistman della Serie B. 11 passaggi decisivi e 9 reti hanno attirato l’attenzione di mister Stroppa e del suo Monza, alla ricerca di una mezza-punta “da uno contro uno”. In vista del debutto stagionale in campionato di Reggio Calabria abbiamo intervistato il nuovo acquisto dei biancorossi, autore di un’ottima prova sul campo del Cittadella.

‘Tutto è pronto: domenica sera si torna al calcio vero, riparte la Serie B. Il calendario vi ha regalato la difficile trasferta di Reggio Calabria: Patrick quali sono le tue sensazioni in vista del debutto stagionale?’

‘Innanzitutto, sono molto contento di aver esordito con questa maglia, speravo sicuramente in un risultato diverso, ma sappiamo tutti che il calcio d’agosto è così: gambe pesanti e carichi di lavoro non ci permettono ancora di essere al 100%, ci può stare… La partita ci ha dato la dimostrazione che sarà un campionato difficile e che ci saranno delle squadre forti, ma noi non siamo da meno, anzi, siamo carichi per domenica. La Reggina è un’ottima squadra, tutte sono forti e sono attrezzate e anche la Reggina ha fatto dei bei colpi di mercato: è una squadra compatta con una guida tecnica forte. Andremo lì per giocarci la partita e cercare di vincere perché da domenica i punti cominciano a valere oro...’

‘Nell’ultima gara contro il Cittadella, in cui è arrivata purtroppo l’eliminazione, abbiamo potuto finalmente vederti all’opera e hai dato la scossa: come ti sei trovato in campo e cosa vi siete detti negli spogliatoi dopo la gara?’

‘Sinceramente non sono ancora al 100% perché sono stato fermo un paio di settimane per una distorsione alla caviglia, quindi devo ancora ritrovare ancora la mia condizione, però i miei compagni mi hanno aiutato subito appena sono entrato in campo: ho cercato di dare a loro massimo impegno, cercando di dare qualche strappo, che è la mia caratteristica principale, però devo dire che ho visto sin dal primo giorno tanta qualità sia a livello collettivo che singolo. Come dicevo prima, ci siamo detti che in ogni partita dobbiamo lottare perché quest’anno non ci sarà nessuna partita facile, dovremo dare il 100% sul campo perché, poi, alla lunga, valori singoli e individuali saltano fuori’

‘Sugli spalti, finalmente, si sono visti i tifosi, che domenica prossima contro la Cremonese torneranno a riempire la Curva Pieri: quanto ti sono mancati? Daranno una spinta in più?’

‘L’ho letto anche io sui social, parlo per tutti i giocatori: è una bellissima notizia perché in questi anni la mancanza dei tifosi si è sentita tantissimo e non vedo l’ora di rivederli allo stadio perché sicuramente ci daranno una mano e saranno il nostro dodicesimo uomo in campo per cercare di vincere le partite’

‘Si scrive Patrick Ciurria, si legge “Il Fante”: puoi raccontarci qualche retroscena sul tuo soprannome?’

‘”Il Fante” nasce quando ho iniziato la mia carriera da professionista allo Spezia, dove tra l’altro avevo mister Stroppa, che mi fa molto piacere ritrovare qui a Monza. In Liguria ho esordito come ragazzo di 18 anni e quindi mi hanno dato il nomignolo “Fante” perché in spezzino significa “ragazzino” e me lo sono portato dietro sempre con molto piacere…’

‘Dietro il tuo approdo in biancorosso c’è una lunga storia, fatta di corteggiamenti, telefonate e rilanci: puoi svelarci qualche retroscena di quei giorni febbrili?’

‘Ovviamente, quando chiama una società come il Monza, con il Presidente Berlusconi e il Dottor Galliani, fa veramente effetto: sono stato subito onorato di questa chiamata. Devo dire grazie al Pordenone, perché sono stati quattro anni dove sono cresciuto sia a livello personale che professionale: mi hanno dato modo di crescere tanto. È normale che quando arriva una chiamata del genere ti fa piacere e cerchi di fare quello step successivo a livello di ambizioni. Essere contattato è stato bello e poi siamo arrivati alla conclusione, sono venuto qui e sono molto contento e onorato…’

‘Dall’esterno si ha la percezione che siete uno spogliatoio molto unito: quali sono i compagni con cui hai un feeling particolare?’

‘Devo dire che sin dal primo istante tutti i ragazzi mi hanno accolto come se fossi uno di loro da tanto tempo. C’è un bellissimo gruppo, molto unito e devo dire che ho avuto l’opportunità di parlare un po’ con tutti: sono grandi giocatori ma soprattutto delle brave persone. A livello personale ho stretto tanto in questi giorni con Andrea Colpani, Lorenzo Pirola e poi con Luca Mazzitelli, con cui avevo già giocato in Nazionale U19 e con cui sono sempre insieme in hotel, in attesa di entrare nelle nostre nuove case’

‘Per chiudere, a proposito di mercato, si va verso la chiusura e la dirigenza è ancora al lavoro per rinforzare la squadra, che di suo è già molto attrezzata: nel caso in cui dovesse arrivare un big in attacco saresti contento?’

‘Beh, ovvio, più siamo forti meglio è, andrebbe ad alimentare ulteriormente una sana e positiva: siamo un gruppo e dobbiamo pensare che se arrivano grandi giocatori siamo più forti e quindi più siamo forti più ci sono possibilità di far bene. Ovviamente, poi, il mister farà le proprie valutazioni e chi merita gioca...’

Simone Schillaci