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Primo turno infrasettimanale della stagione: un altro avversario non certo facile, contro un allenatore che di esperienza ne ha da vendere. La squadra di Stroppa si prepara ad un'altra storica trasferta all'Olimpico per affrontare la Roma dello Special One. Nonostante le voci di un possibile esonero, la società biancorossa continua per la sua strada insieme a Stroppa nella speranza di carburare il prima possibile e iniziare a fare qualche punto in ottica salvezza. In vista di questo incontro abbiamo intervistato con molto piacere il giovanissimo Marco Guerriero, collaboratore di RomaNews. Marco, pur nascendo qui in Brianza, ha sempre seguito la squadra giallorossa sin da piccolo grazie al padre che l'ha fatto appassionare ai giallorossi. Abitando cosi distante dall'Olimpico ha sempre assistito alle partite della Roma in "trasferta", ossia a San Siro sia contro l'Inter che contro il Milan. Studente universitario in Lettere Moderne alla Statale di Milano ha due sogni nel cassetto: vedere la Roma finalmente giocare in casa all'Olimpico e diventare giornalista. Marco, dopo il mercato e la campagna acquisti dei giallorossi, quali sono le aspettative di campionato? Con il mercato di quest'anno la Roma e Friedkin hanno voluto alzare l'asticella. L'obiettivo è tornare in Champions League: gli arrivi di alcuni calciatori come Dybala e Wijnaldum sono stati fatti proprio in quest'ottica, ma l'infortunio dell'olandese ha stravolto gli ultimi giorni di mercato giallorosso. Poi ci sono stati gli approdi anche di Celik, Svilar e Belotti che hanno contribuito a completare la rosa. Sul mercato ora manca un centrocampista, per forza di cose dopo il vuoto lasciato da Gini, e se si riesce anche un centrale di piede mancino. Mai come quest'anno il fattore tifosi sarà determinante, ancor prima della tattica e del gioco. L'entusiasmo tra i romanisti è forte. Merito soprattutto della nuova proprietà americana e anche di Mourinho, che ha saputo ricompattare un ambiente che era rimasto diviso durante gli ultimi anni della presidenza Pallotta. Oltre al campionato, il cui obiettivo è il raggiungimento del piazzamento Champions, non bisogna prendere sotto gamba l'impegno in Europa League. La Roma degli ultimi anni, con Di Francesco, Fonseca e Mourinho, ha sempre dimostrato di tenerci alle competizioni europee. Sono convinto che lo Special One voglia andare il più avanti possibile nel torneo. A proposito di Serie A, il campionato è appena partito: ci dobbiamo aspettare qualche sorpresa o sono sempre le solite squadre che lotteranno per il titolo?  In Serie A qualche sorpresa c'è sempre, basti pensare alla salvezza della Salernitana dello scorso anno oppure al Verona di Tudor. Anche il Monza può rientrare in questa categoria, però il percorso è lungo e prima di tutto bisogna pensare all'obiettivo primario: la salvezza. Una volta raggiunta quest'ultima, spero per voi il prima possibile, si potrà pensare ad altro. Se parliamo però di squadre che lottano per un piazzamento nelle coppe europee, credo che il quadro sia già abbastanza definito. La Juventus, le due romane e le due milanesi, l'Atalanta e la Fiorentina sono quelle più attrezatte per giocarsi un posto. Forse la Viola, che ha raggiunto la Conference League la scorsa annata, può ambire al piazzamento in EL e mettere pressione sulle avversarie. Per quanto riguarda i giallorossi, le aspettative ci sono. Ora, con il mercato quasi concluso, non devono essere disattese. Altre compagini, ad esempio, come il Torino si possono collocare invece nel blocco delle più "rognose" e toste da affrontare, dove c'è il rischio di poter perdere punti. Parlando di sorprese, si può pensare anche in negativo: Sampdoria e Bologna, infatti, hanno condotto quest'estate un mercato tutt'altro che entusiasmante. Per i blucerchiati ci sarebbe più di una scusante poiché la società in questo momento è alla ricerca/in attesa di un nuovo acquirente che possa prelevare il club. I rossoblù, invece, vivono ormai da diverso tempo in una sorta di limbo monodimensionale. Non c'è la volontà di migliorare la rosa ma non esiste neanche il rischio che peggiori più di tanto. Queste prime tre giornate hanno testimoniato un inizio faticoso da parte di entrambe. Ecco perché credo che una delle due, se non tutte e due, sarà la delusione di quest'anno. Prossimo avversario il Monza che continua a non fare punti. Come mai non ingrana? Che cosa ci possiamo aspettare nelle prossime partite? Probabilmente la mia risposta sarà scontata, visto che è anche il pensiero un po' di tutti: penso che al Monza serva ancora tempo affinché tutti i calciatori si conoscano bene in campo tra loro. Nell'ultimo match contro l'Udinese, ad esempio, si è visto finalmente colui che dovrebbe essere il capitano della squadra, Matteo Pessina, giocare uno spezzone di partita. Ovviamente chi si trova in questo momento sotto la lente d'ingrandimento è il mister Giovani Stroppa. Tralasciando le voci di possibile "esonero" , la dirigenza brianzola ha costruito una squadra secondo le richieste dell'attuale allenatore, basti pensare all'arrivo di un altro centravanti di peso come Petagna, che si aggiunge al danese Gytkjaer. Per questo motivo mi sembra molto prematuro parlare di un addio del mister. Questo campionato si gioca con ben quattro giornate ad agosto, è normale che tutti non siano ancora al 100%. Dalle prossime partite, però, il Monza dovrà dare un segnale forte e incominciare a immagazzinare qualche punto per muovere la propria classifica. Le statistiche di queste prime tre giornate di Serie A, infatti, non sono rassicuranti: 2 gol fatti e 8 subiti ed è la peggior difesa del campionato. Ci vuole un cambio di rotta repentino, che in parte si è già visto nell'ultima gara all'U-Power Stadium sia nell'atteggiamento che nel gioco.

Roma-Monza: che partita ti aspetti di vedere?

Dopo il battesimo di fuoco che i brianzoli hanno fatto nella prima trasferta al Maradona, ora è il turno dell'Olimpico. In altre parole: via il dente, via il dolore. Tra Roma e Monza mi aspetto una partita inizialmente bloccata, di studio. È quasi inevitabile visto i pochi giorni che separano i match tra loro. Mourinho probabilmente farà qualche cambio rispetto alla gara contro la Juve: spazio a Zalewski e Celik sulle fasce. Anche Kumbulla potrebbe avere la sua chance in difesa. In avanti ci saranno gli inamovibili Abraham e Dybala, con anche Pellegrini, ma questa volta lo Special One avrà in panchina un elemento in più: Andrea Belotti. Nel secondo tempo contro la Juve, l'allenatore portoghese ha collocato la squadra secondo un 4-2-3-1, con gli ingressi di El Sharaawy e dell'esterno italo-polacco. Chissà che questo schema non possa essere riutilizzato anche per la sfida di domani. Tra le fila dei brianzoli, invece, il giocatore che reputo il vero e proprio "jolly" della rosa è Carlos Augusto. Il ruolo naturale del brasiliano sarebbe l'esterno a tutta fascia, ma ormai Stroppa è da diverso tempo che lo usa anche come braccetto di sinistra. L'ex Corinthians è un giocatore grintoso, che lotta su ogni pallone e con una buona progressione palla al piede. Appena trova campo, si sgancia dalla linea difensiva e si butta nello spazio. Con lui i brianzoli hanno una possibilità in più di sorprendere l'avversario. Samuele Birindelli è un altro elemento interessante del Monza. Anch'egli esterno infaticabile, è da tenere d'occhio in vista del match contro la Roma. A centrocampo Sensi sta incominciando a carburare e non appena il suo compagno di reparto, ovvero Pessina, sarà a pieno regime, la squadra di Stroppa salirà di livello. In attacco non so com'è la situazione dal punto di vista degli infortuni, ma Dany Mota è sicuramente l'elemento più pericoloso. Il talento portoghese, che tra l'altro ha segnato il primo storico gol del Monza in Serie A, è in grado di infiammare la partita all'improvviso con le sue giocate. Se manca lui, i biancorossi perdono qualcosa là davanti.