Il Chievo chiedeva l'iscrizione in Serie B in sovrannumero: il Tar ha respinto la richiesta
Il Chievo non si era arreso nonostante le esclusioni di Figc, Tar e Consiglio di Stato. Questi i contenuti riportati da padovasport.it a spiegare la situazione e i vari passaggi:
"La battaglia del Chievo di Campedelli continua, la parola fine non è stata ancora scritta. L'obiettivo del presidente gialloblu è quello di vincere alla collegiale del Tar, grazie all'aiuto, tra gli altri, dello stimato professore e avvocato Bernardo Giorgio Mattarella. È obiettivamente difficile, anche perchè non c'è stata neppure la sospensiva cautelare con provvedimento monocratico dopo la bocciatura al Collegio di Garanzia del Coni. I giocatori si sono svincolati e stanno già giocando con le nuove squadre.
"Il Chievo poggia parte delle sue speranze sulla teoria del Consiglio di Stato che al Tar avrebbe fatto notare alcune lacune, soprattutto nella mancata analisi delle norme tributarie per le quali una seconda rateizzazione fosse nei diritti del Chievo, specie in periodo di pandemia. Finora però il Chievo è sempre andato a sbattere contro un muro. Campedelli punta all'iscrizione alla B in sovrannumero, con un ricchissimo risarcimento per i danni subiti dalla dispersione del patrimonio-giocatori...".
Tuttavia oggi la Collegiale del Tar del Lazio ha respinto la richiesta della società clivense, confermando valide le scadenze della Federcalcio.