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Avanti Monza, con prudenza…La massima di memoria manzoniana si adatta quasi alla perfezione ad un Monza che sta lasciando alle spalle una certa timidezza e cresce con lenta ma graduale costanza ad ogni giornata di campionato.

Non credo che sia necessario dire che la prestazione in cui tutti ci auguriamo che i biancorossi abbiano toccato il fondo sia stata quella di Lecce. Da allora il Monza è cresciuto sotto ogni punto di vista: tattico, atletico e caratteriale. Otto punti in quattro gare non sono in assoluto un bottino stratosferico, ma sono comunque di gran valore se si considera che la squadra brianzola, nonostante l’inferiorità numerica, è uscita indenne da Parma; e ha poi sconfitto una squadra tignosa come il Cittadella, prima di pareggiare a Vicenza e sconfiggere di misura l’Alessandria. Subendo in questo lasso di tempo una sola rete dopo la scoppola nel Salento, ma facendo sempre fatica ad andare in gol. Quella della scarsa capacità a realizzare è ormai diventata una sofferenza cronica. Là davanti serve qualcosa in più, non solo sul piano delle quantità di reti segnate ma anche e soprattutto per quanto riguarda la gestione qualitativa dei possessi palla.

La classifica è corta ed è stata sufficiente una serie di quattro risultati positivi per risalire in parte la china. Tuttavia, per fare il salto di qualità e per aumentare l’autostima e la consapevolezza nei propri mezzi, occorre un successo lontano dal Brianteo. Perché se è vero che tredici punti in cinque gare casalinghe sono un ottimo raccolto, è altrettanto vero che aver conquistato solo quattro punti in trasferta senza mai aver vinto in nessuna delle sei gare giocate è una pecca da cancellare al più presto. La partita di Crotone non sembra la più propizia delle circostanze, contro una squadra che ha una pessima classifica e che è reduce da tre sconfitte consecutive. Ma, proprio per questo, un successo in terra calabrese sarebbe un toccasana di grande impatto per gli uomini di Stroppa.

Da ultimo, mi sia consentito ricordare Poerio Mascella, scomparso lunedì e protagonista nello straordinario Monza di Guido Mazzetti negli anni Ottanta. Ottimo portiere e personalità esuberante fuori dal campo. Un saluto affettuoso, caro Poerio.

Paolo Corbetta

foto Studio Buzzi