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Oggi non sono dell'umore giusto per realizzare il consueto punto nel video settimanale. La sconfitta di ieri è stata dolorosa, anche se sto già sentendo troppi rumori di dita sui vetri ("Eh ma abbiamo attaccanti stranieri....", "Eh ma la Spal aveva più esperienza di noi"). Io dico che la formazione schierata ieri del Monza poteva e doveva fare di più, molto di più. Avrei compreso se fossimo usciti dalla Coppa a Pordenone con una formazione sperimentale piuttosto che ieri con gente di esperienza come Lepore, Barillà (foto Buzzi) e via discorrendo. Invece nada, nisba. Monza fuori e Spal avanti, con merito.

Andare a giocarsi un ottavo di finale contro il Sassuolo all' "Università del calcio" di Roberto De Zerbi (con vista Juventus....) sarebbe stata una grande vetrina per la società e un sogno per i tifosi. Tifosi che ora stanno criticando aspramente tecnico e giocatori dopo l'eliminazione di ieri, talvolta in maniera esagerata. E' vero, ieri il Monza ha meritato di perdere e di uscire come evidenziato anche dai commentatori Rai: la Spal aveva qualcosa in più e l'ha dimostrato dall'inizio. Al Monza, in questo momento, mancano certezze difensive, mancano idee in mezzo al campo e, soprattutto, i gol degli attaccanti, un problema già esistente lo scorso anno in serie C.

L'eliminazione dalla Coppa fa male, ma non è ancora il caso di aprire processi. Il Monza ha davanti un mese infuocato con partite ogni tre giorni per capire di che pasta è fatto, a cominciare dalla sfida di sabato contro la Reggina. A sette punti dalle prime (con una partita da recuperare) non c'è più tempo da perdere, ma nulla è ancora perduto.

Stefano Peduzzi