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Sul canale ufficiale Twitter della Lega B ha rilasciato una lunga intervista il trequartista del Monza Kevin-Prince Boateng, che ha manifestato dispiacere per il pareggio interno di ieri contro il Lanerossi Vicenza:

"Non sono contento perché ieri non abbiamo vinto. Noi vogliamo sempre fare bene e giochiamo sempre per vincere. Adriano Galliani mi chiamava ogni giorno, mi dedicava le canzoni. Mi ha corteggiato, sa come sono fatto, sa che sono un uomo di cuore e mi ha convinto".

"La B non è facile per nessuno. Non ci sono partite facili e non ci sono risultati scontati. Poi contro il Monza tutti fanno la partita della vita, sanno che abbiamo qualità e ci vogliono rendere difficile la vita. Il rapporto con Brocchi non è una cosa insolita, ci siamo affrontati quando era calciatore ma per me è il mister e così lo chiamo. Il rispetto viene prima di tutto. Con Alessandro Nesta è stato speciale. Per me è un allenatore troppo figo, è stato emozionante ritrovarlo".

"Il gol da sogno al Barcellona lo ricordavano bene anche lì, quando sono andato in Catalogna infatti nel video della mia presentazione lo hanno messo, con la speranza di farli gioire più di quanto li avessi fatti piangere. L'esperienza al Las Palmas un momento in cui mi serviva una pausa per ricaricare le pile".

"In Italia si sta bene, non solo per il cibo. Piccolo cruccio non aver visto Monza con la gente in giro, non aver visto i tanti tifosi allo stadio. Purtroppo questa situazione ci ha fatto perdere il rapporto con la quotidianità ma speriamo possa passare presto".

"Mio figlio Maddox, per l’età che ha, è più forte di me. Io all’età sua non calciavo così bene. Per me può scegliere la vita che vuole, può fare quello che vuole ma si sveglia già con la palla e ha sempre quello in testa. Nel Monza Colpani ha tanta qualità, deve crescere in fretta visto che nel calcio di oggi si tende a non aspettare troppo i giovani. Ma le capacità le ha tutte, in generale tutti i miei compagni sono fortissimi".

"La musica è una passione, una cosa che volevo provare, ma non diventerà un lavoro. Io sono poco paziente. Ecco quello è un mio difetto, non so aspettare, infatti non potrei fare l’allenatore per questo. Se la mia squadra andasse male nei primi 20 minuti finirei i cambi a disposizione".

"Ho letto una frase che per me è emblematica. Non dobbiamo pensare a cosa ha fatto Maradona per se stesso ma cosa ha fatto per gli altri. Ha fatto tanto. E’ stato il numero uno in campo ma è stato ancor di più fenomenale fuori. Perchè non ho mai sentito un compagno lamentarsi, ho sempre avuto notizie di gesti fuori dal comune. Si è parlato tanto di lui, nel bene e nel male, ma noi dobbiamo ricordare come abbia influenzato le nostre vite, e lo ha fatto e lo farà sempre".

"Ho girato tante squadre, è uno dei pro e dei contro di questo sport. Diciamo che ho legato quasi sempre con tutti ma quello con cui mi sono trovato meglio è forse Rakitic”.

"Ho fatto gol in tutte le competizioni in cui ho giocato, diciamo che i gol che ho sognato li ho realizzati, sarei folle a sognare qualcosa di diverso. Non ci sono squadre particolari a cui sogno di far gol, per uno come me l’importante è segnare e farlo per aiutare la squadra. L’ultima volta che ho fatto una capriola per esultare ero al Beşiktaş e ho capito che forse era meglio smettere. Adesso festeggio mimando la M di mio figlio".

"Quando smetterò proverò ad aiutare gli altri calciatori, per evitare che commettano gli errori che ho commesso io. Non so quale possa essere il ruolo, se procuratore, agente, non lo so. So che voglio dare una mano agli altri. Non si finisce mai, non si va mai a dormire nella sfida al razzismo perchè c’è tanto da fare per rendere questo mondo un po' migliore".

fonte: legab.it

https://youtu.be/Lv2bC1GpfvQ