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Monza-Chievo 1-2, una sonora sconfitta per i biancorossi e un sabato pomeriggio da dimenticare. Il diktat è ora quello di azzerare, ripartire da capo e andare a Cittadella con la giusta voglia e la giusta fame, a caccia dei primi tre punti. Ma sabato pomeriggio tra i giornalisti presenti in Tribuna Stampa spunta un volto noto, capace di ipnotizzare con il suo immenso bagaglio culturale ed emozionare con estrema passione tutti i tifosi rossoneri, ma non solo. Si tratta di Carlo Pellegatti, che nella seconda uscita casalinga dei biancorossi ha trascorso novanta minuti nella sua postazione dell’U-Power Stadium, ha analizzato con lucidità la partita del Monza e nel dopogara ha fatto un resoconto delle sue impressioni in esclusiva per Monza News.

‘Carlo lei è un giornalista espertissimo che ha seguito il Milan per moltissimi anni, cosa pensa della filosofia del Monza di Brocchi? Intravede qualche aspetto del Milan berlusconiano?’

‘Secondo me è prematuro giudicare per un motivo: il Monza è senza tanti titolari a causa della pandemia, ha tanti giocatori nuovi e quindi è chiaro che risulta un po’ difficile giudicare subito. Certo che le attese erano tante, la pressione anche, perché c’erano delle ambizioni forti dopo la campagna acquisti. A chiedere pazienza, adesso, si fa un po’ fatica visto che il Monza non riesce a vincere, però è stato anche sfortunato perché è rimasto in dieci uomini mentre aveva il controllo della partita. Da aggiungere alle difficoltà anche l’infortunio, questa mattina, del bomber (Christian Gytkjaer ndr). In questo momento bisogna essere razionali anche se è difficile esserlo’.

‘Forse è proprio la voglia di andare subito in Serie A che sta condizionando le attese dei tifosi?’

‘Le ambizioni erano importanti, il Monza non si è nascosto dopo la campagna acquisti ed è anche importante non nascondersi. Oltretutto c’è il discorso relativo alla variabile pandemia che comporta che non ci sia una regola e al Monza manca una partita. È una situazione in cui l’ambiente deve compattarsi senza andare a cercare un colpevole’.

‘Come si esce da questo tipo di situazione?’

‘L’amministratore delegato Adriano Galliani e il Presidente Berlusconi sanno come lavorare in queste situazioni difficili, quindi il Monza dovrebbe uscirne, però si esce solo con i risultati e adesso c’è una partita importante a Cittadella, che è una squadra di categoria, che sa come si vive là in alto in classifica’.

‘È molto presto, ma a lei- che è originario di Cusano Milanino- piacerebbe un giorno assistere ad un Monza-Milan?’

‘Certo, mi piacerebbe anche perché sarebbe una trasferta vicina (sorride ndr). Poi, credo ci sia l’ambizione, in caso il Monza andasse in Serie A, di sistemare la tribuna laterale, quindi diventerebbe uno stadio molto bello con una bella atmosfera. Direi che è prematuro parlare di questo, adesso che il Monza si compatti e cerchi di uscire da questo momentaccio’.

Simone Schillaci