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I tifosi della Salernitana, che nelle scorse settimane hanno celebrato la promozione in A con migliaia di tifosi in strada e un tripudio all'esterno dell'Arechi in occasione delle gare decisive, vorrebbero godersi il momento, invece il botta e risposta a distanza tra la proprietà e la Federazione non lascia presagire nulla di buono così come il doppio mancato invito alle assemblee di Lega. Ma qual è la vera situazione a 15 giorni dalla deadline? Offerte concrete - riporta Tuttomercatoweb - non ne sono mai arrivate e pensare ci fossero davvero preliminari sottoscritti a campionato in corso appare ormai utopistico. Quale imprenditore chiuderebbe un accordo accettando una presa di tempo così lunga? La pista Della Valle è stata categoricamente smentita anche dai diretti interessati, cui addio al calcio dopo l'esperienza di Firenze sembra definitivo. Ad oggi il club, che non vuole andare incontro al cosiddetto esproprio proletario, ha intenzione di chiedere alla FIGC di individuare un trust che gestisca il club senza ingerenze dei due presidenti attuali. Ed effettivamente vendere un bene così prezioso in 30 giorni appare impossibile. "Le regole vanno rispettate, la cessione a terzi sarebbe il modo per chiudere la vicenda e garantire la meritata serie A alla Salernitana" ha detto Gravina, pronto a vigilare per scoraggiare soluzioni cervellotiche. Tra fondi esteri senza soldi ed ex presidenti di B che hanno offerto poco c'è il rischio concreto di perdere la categoria, sebbene l'avvocato Gentile (da ieri sera in silenzio stampa) abbia lanciato un messaggio: "State tranquilli: il problema si risolve, il 25 giugno Lotito cede le quote e ci iscriveremo al campionato". Forse con Mezzaroma come socio di minoranza con una quota del 20%.