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È destinata inevitabilmente ad allungarsi la lista dei nuovi arrivi in casa Monza. Ranocchia, Cragno, Sensi e Pessina sono soltanto alcuni dei numerosi acquisti già effettuati dai bagai in questa scoppiettante sessione di calciomercato, che fa da preludio allo storico esordio della compagine lombarda in massima serie. Trattative più o meno serrate quelle condotte nelle ultime settimane dagli uomini di mercato della società di Via Ragazzi del '99, che hanno portato agli ordini di mister Giovanni Stroppa molteplici elementi che, dopo stagioni sottotono, cercano il riscatto in maglia biancorossa per dare nuova linfa al loro percorso professionale.

La Brianza, calcisticamente parlando, può considerarsi la terra delle opportunità visto l’arrivo alla corte di Berlusconi di calciatori provenienti da periodi in ombra che hanno visto nel Monza un treno imperdibile per rilanciare la propria carriera. Una riflessione che avrà sicuramente fatto il centrocampista Stefano Sensi, tra i talenti più cristallini della sua generazione che, escluso dal nuovo corso del Biscione, ha deciso di abbracciare i colori biancorossi in cerca di fiducia e motivazioni. Identiche ragioni anche per un altro ex nerazzurro come Andrea Ranocchia, trentacinque primavere a febbraio ma ancora una voglia matta di stupire, magari da un ruolo di primo piano in una squadra che ambisce a qualcosa in più di una semplice salvezza.

Non sono da meno neanche gli obiettivi finiti sul taccuino di Adriano Galliani, che ha messo nel mirino diversi profili dalla comprovata esperienza in A che necessitano non poco di ritrovare lo smalto degli esordi. È il caso di Antonio Candreva, la cui trattativa resta tuttora in stand-by, e di Roberto Gagliardini, oggetto del desiderio di mezza Serie A solamente poche annate fa il cui potenziale all’Inter non è mai stato espresso al massimo. Sarà questa la ricetta giusta per costruire un Monza in grado di issarsi nella parte sinistra della classifica? Le aspirazioni di chi è pronto a tutto pur di tornare ai vertici si riveleranno indubitabilmente un ingrediente fondamentale nella lunga corsa dei bagai, che si candidano a essere la vera mina vagante del prossimo torneo.