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Con l'anticipo odierno tra Monza e Spal inizia ufficialmente la Serie B 2020/21. Un campionato difficile, lungo, dispendioso e sovente caratterizzato da sorprese ed inversioni di pronostico. Come ogni anno è d'obbligo stilare una griglia di partenza, suddividendo i club ai nastri di partenza in fasce. In questa stagione abbiamo diviso i 20 team cadetti in cinque gruppi: Promozione, Play-off, Outsider, Tranquillità e Lotta per la Salvezza. Naturalmente mancano ancora due settimane alla chiusura del calciomercato, le squadre possono ancora modificare fisionomia da qui al 5 ottobre; sia che per chi lotta per obiettivi di vertice, come anche le neo retrocesse, e chi battaglia per salvarsi e magari ad oggi si ritrova ancora con un roster piuttosto incompleto. Per tali motivi questa griglia non può essere indicativa a pieno, e si fa delle previsioni relative allo stato attuale. Ecco la composizione integrale:

PROMOZIONE


1. MONZA
2. Lecce
3. Brescia
4. Spal

Il Monza è la squadra in testa ai favori dei pronostici anche per i bookmakers. Del resto è stato obiettivamente implementato un mercato imponente, con l'ultimo innesto di Boateng che ne è la conferma, ma precedentemente anche con un corretto mashup di giovani ed esperti, anche di categoria superiore; poco dietro l'ambizioso Lecce di Corini e del neo responsabile dell'area tecnica Corvino, tornato in Salento dopo aver scovato qui gente come Vucinic e Bojinov, che ha mantenuto una buona ossatura precedente e aggiunto alcune pedine rilevanti come il terzino Adjapong dal Sassuolo, e anche dall'estero (l'esterno Zuta e il mediano polacco Listkowski ad esempio), preso poi Coda per ovviare alla partenza di Lapadula. Naturalmente sarà da capire come si risolverà il discorso Mancosu, e quello di qualche altro atleta richiesto in categoria superiore (Falco per esempio) ma sarà una compagine che a prescindere starà in alto teoricamente. Il Brescia di Del Neri e la Spal di Marino non possono essere non considerate tra le favorite; fino a questo momento i bresciani hanno mantenuto Torregrossa e Donnarumma in avanti, Cistana dietro, Bjarnason e Spalek tra mediana e trequarti, più giovani di belle speranze come Papetti, Semprini e Viviani, ricavando notevolmente dalla cessione di Tonali, mentre la Spal ha ceduto qualche pezzo grosso (Fares, Bonifazi e Petagna) ma si è mossa (tra rientro e prestito) con i promettentissimi fratelli Esposito (e non si fermerà qui) tra centrocampo ed attacco, mantenendo ad ora esperienza coi vari Paloschi, Missiroli, Di Francesco, Tomovic e Floccari tra gli altri, con Castro e Valoti invece destinati a partire ad esempio.

PLAY-OFF

5. Frosinone
6. Reggina
7. Cremonese
8. Empoli

La Cremonese non vorrà di certo stare a guardare, la ricerca del riscatto dopo la brutta stagione passa da una conferma dell'intelaiatura (a partire da Bisoli e Ciofani, il rinnovo del prestito di Gaetano) della scorsa stagione, unita a qualche innesto di spessore ancora da concretizzare. Stessi discorsi per Frosinone (Nesta ancora a capo della guida tecnica) ed Empoli (l'emergente Dionisi in panca), con telai già attrezzati e che hanno bisogno di pochi innesti per essere competitivi, andando a colmare qualche partenza come può essere quella di Paganini (trasferitosi a Lecce) dalla Ciociaria o Ciciretti dall'alta Toscana, diretto al Chievo; in azzurro importanti le conferme di Zurkowski e Bajrami in mediana e gli arrivi di Olivieri e Terzic sugli esterni. Per i laziali si dovrà invece comprendere cosa ne sarà di Ciano e Dionisi, tutt'altro che incedibili. La Reggina di Toscano è ambiziosa, il budget speso fino ad ora da Gallo ha permesso a Taibi di portare sullo Stretto un mix di giovani (Plizzari, Peli, Del Prato) ed esperti di nome (Menez, Faty, Lafferty); resta da capire la condizione psico-fisica di alcuni elementi ultratrentenni e quanto la rosa assimilerà i tanti cambiamenti rispetto allo scorso anno.

OUTSIDER

9. Pordenone
10. Cittadella
11. Chievo
12. Pescara

Cittadella e Pordenone saranno piazze che vorranno ancora sorprendere come fanno da diverso tempo; la matricola friulana dello scorso anno, col valido timoniere Tesser ancora alla guida, ha fatto investimenti, tipo Diaw (proprio dal Cittadella), Falasco e il valido Calò, per ovviare alle partenze di Candellone, De Agostini e Burrai, mentre il "Citta", che fa della continuità con Venturato la sua arma vincente, ha mantenuto buona parte dell'ossatura innestando solo con qualche tassello, magari non altisonante ma funzionale. Discorso diverso per il Pescara (salvatosi per il rotto della cuffia) che ha riportato a "casa" mister Oddo, modificando la mediana coi vari Omeonga, Valdifiori e il promettente Riccardi, con l'acquisizione di Asencio davanti praticamente ratificata; ma gli adriatici hanno puntellato anche la difesa con Bocchetti e si muoveranno ulteriormente in avanti. Il Chievo di Aglietti disporrà nuovamente di una spina dorsale esperta coi vari Djordjevic, Giaccherini e Renzetti tra gli altri, a cui si aggiungeranno ottimi calciatori di categoria come Mogos e Ciciretti, col giovane Palmiero dal Napoli in mediana; i clivensi vorranno senz'altro navigare in medio-alta classifica e ritrovare ancora i playoff se possibile, fondamentale e necessario allungare la rosa ma anche qualche colpo last minute non è così remoto.

TRANQUILLITÀ

13. Pisa
14. Salernitana
15. Vicenza

Il Pisa di D'Angelo ha fatto un campionato in crescendo lo scorso anno, sfiorando a sorpresa i playoff; le ambizioni non sono ancora così elevate (Marconi ha chiesto la cessione, preso Palombi) ma le conferme dei vari Varnier e Vido sono buone basi per provate a sognare ancora con raziocinio ma con entusiasmo, chiudendo magari con anticipo prima il discorso salvezza e guardare in su. La Salernitana vive una condizione ambientale non semplice e già questo non è un buon presupposto, per Castori non sarà così semplice gestire un gruppo piuttosto interessante, caratterizzato da alcune conferme e rinnovi dalla Lazio (su tutte Lombardi) e che vede gli arrivi, tra gli altri, di Tutino e Belec. Garanzia invece per il Vicenza è mister Di Carlo, trainer che conosce come le sue tasche l'ambiente berico (riportato in una categoria più degna per la sua storia) che ha dato una bella impronta tattica ai suoi uomini; una società che si vuole per ora consolidare, si è mossa con oculatezza (l'interessante Beruatto dietro e l'esperienza di Meggiorini davanti) ma patron Rosso potrebbe fare qualche innesto altisonante, entro il gong, per alzare asticella.

LOTTA PER LA SALVEZZA

16. Venezia
17. Entella
18. Reggiana
19. Ascoli
20. Cosenza

L'Entella, col nuovo corso Tedino, lotterà per la salvezza ma con voglia di stupire e valorizzare ancora qualche giovane in rampa di lancio (vedi Cardoselli e Brescianini), in mezzo ad un gruppo già coeso e da senatori di Seconda Serie come Nizzetto e Schenetti. Il Venezia, del nuovo Zanetti, ha internazionalizzato la sua rosa con dei giovani stranieri (Svoboda, St Clair, Jonhsen, Crngoj), ritoccando pure con conoscitori della categoria come Taugourdeau e Forte, autore di una grande annata alla Juve Stabia in attacco; i lagunari dovranno giocarsi teoricamente la salvezza ma ci sono gli ingredienti e la volontà di poter fare anche meglio se l'inerzia gira al punto giusto. La Reggiana del meritevole Alvini, tornata in B dopo 21 anni, sta facendo una campagna acquisti oculata, ma con qualche nome (vedi l'ex massima serie Ajeti nelle retrovie o il promettente Muratore in mezzo) senza stravolgere l'impianto vincente che ha portato alla promozione un po' a sorpresa; gli emiliani non hanno ancora mollato la pista per riportare il match winner della finale playoff Kargbo nel cuore dell'Emilia, che potrebbe offrire maggior slancio alla stagione granata. L'Ascoli ha fatto tornare nelle Marche l'estro dell'ex monzese Chiricò (che potrebbe ben figurare nel 4-3-3 di Bertotto da inverted winger), e aggiunto alcuni buoni tasselli di categoria come Büchel, giovani promettenti come il difensore Corbo e l'esterno Cangiano, un arrivo estero come il greco Donis a centrocampo; bisognerà vedere come il Picchio si muoverà ulteriormente, conseguentemente alla probabile (pesante) partenza di Ninkovic, qualche mancanza in rosa è evidente del resto. Il Cosenza, dopo l'impresa della scorsa stagione, ha confermato il giovane Occhiuzzi come guida tecnica, ma obiettivamente la rosa (allo stato attuale) è molto ridotta e asfittica, nonostante qualche garanzia come Sciaudone, Schiavi o Bittante; ci vorranno diversi arrivi per alzare il livello e colmare ad esempio la partenza di Rivière, uomo in più per i silani nel 2019/20. Dalla Brianza giunge Gliozzi per il reparto offensivo ma evidentemente non può bastare.