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E se ne va… la capolista se ne va. Ormai lontana, ormai irraggiungibile, ormai un puntino quasi invisibile all’orizzonte. Quell’orizzonte che si sta colorando di due soli colori, i colori biancorossi del Monza, tornato a far innamorare la gente della Brianza dopo un tempo infinito. A questo punto è solo il tempo dell’attesa, della sentenza aritmetica che ci restituisca la serie B dopo ben 19 anni, praticamente una generazione. 17 punti di vantaggio con 14 giornate da disputare costituiscono a nostro avviso una dote troppo ricca per essere sperperata con un “suicidio” impensabile anche nelle menti più pessimistiche e scaramantiche. Perché a un crollo verticale di D’Errico e compagni dovrebbe corrispondere una striscia da record del Pontedera e questo connubio di possibilità è davvero un’utopia. Per buona pace anche di coloro che spiegano questo dominio incontrastato adducendo a una facilitazione voluta dall’alto (girone troppo facile e senza avversari…). Come al solito, anziché riconoscere i meriti di una dirigenza che ha ridato alla piazza obiettivi e certezze, si cerca di trovare una giustificazione di comodo e tutt’altro che obiettiva.
Ma fa niente. “Enjoy the moment”, godiamoci il momento, ce lo meritiamo ampiamente dopo anni di buio totale, in attesa del giorno, ormai tutt’altro che lontano, in cui potremo festeggiare in grande stile in ritorno nel calcio che conta. E, ne siamo straconvinti, sarà solo un punto di partenz..A.

Gianni Santoro