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Sul palco, la voce narrante di Mauro Sironi accompagna i dieci detenuti-attori che si muovono dietro una cornice, attraversando undici quadri simbolici. Le scene, senza parole, raccontano la quotidianità del carcere: dal momento dell’ingresso con le foto segnaletiche alla giornata scandita da attività, silenzi, preghiera, dolore e riflessione, fino all’uscita. Un racconto visivo potente, che ha colpito per “semplicità, forza ed efficacia”, come sottolineato dalla giuria presieduta da Pino Strabioli.

Un premio che dà voce al riscatto

Il Premio Maurizio Costanzo, nato nel 2024 per volontà dell’Associazione che porta il nome del noto giornalista scomparso, è stato pensato per portare il teatro anche dove sembra impossibile: negli istituti penitenziari. L’obiettivo è offrire uno strumento di espressione e rinascita attraverso la scrittura scenica e la recitazione, seguendo il pensiero di Costanzo secondo cui l’arte può aiutare a fare ordine nel proprio caos interiore.

Un riconoscimento concreto e simbolico

Sostenuto da Intesa Sanpaolo, Nuovo Imaie e Fondazione Lottomatica, il progetto ha previsto anche un premio in denaro alla compagnia vincitrice. Tra i presenti in sala, nomi noti come Maria De Filippi, Giobbe Covatta, Massimo Giletti, Myrta Merlino, Rita Dalla Chiesa e Barbara Palombelli. Un’occasione importante per riconoscere il valore del lavoro svolto dai detenuti monzesi, trasformato in un gesto artistico capace di parlare al cuore di tutti.

Teatro Parioli
Foto Facebook David Parenzo

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