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Truffa anziana
Truffa anziana

Una telefonata, poche parole studiate ad arte e la paura per un figlio nei guai. È bastato questo per mettere in moto una delle truffe agli anziani più clamorose delle ultime settimane a Monza, culminata con una cassaforte svuotata e un bottino da 400 mila euro. Una vicenda, quella riportata dal Corriere della sera, che fa riflettere e che riporta al centro il tema della sicurezza delle persone più fragili.

Truffa Monza e falso avvocato: la paura usata come arma

Secondo quanto ricostruito dal Corriere, un'anziana di 73 anni di Monza è stata contattata telefonicamente da un uomo che si è presentato come falso avvocato, sostenendo di parlare a nome del figlio coinvolto in un grave problema giudiziario. Il tono urgente, le frasi studiate e la pressione psicologica hanno convinto la donna della necessità di un intervento immediato.

Nel giro di poco tempo un complice si è presentato a casa, ottenendo l’accesso alla cassaforte e portando via gioielli e preziosi per un valore stimato intorno ai 400 mila euro. Una dinamica purtroppo già vista in altre truffe agli anziani, basate sull’inganno emotivo e sulla fiducia.

Anziana truffata Monza e arresti: l’indagine raccontata dal Corriere

L’episodio, sempre secondo il Corriere della Sera, non è rimasto senza conseguenze. Le indagini della polizia hanno consentito di risalire ai presunti responsabili, una coppia già sospettata di altri colpi simili. Gli elementi raccolti, tra testimonianze e accertamenti, hanno portato a rapidi arresti, evitando che la banda potesse colpire ancora.

Il caso di Monza riaccende l’attenzione su un fenomeno in crescita: le truffe agli anziani, spesso messe a segno con lo schema del falso avvocato o del sedicente appartenente alle forze dell’ordine. Tecniche che sfruttano fragilità e affetti, rendendo fondamentale il ruolo dell’informazione e della prevenzione.

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