x

x

soldati militari carri armati

La competizione si svilupperà su un tracciato di 35 chilometri, caratterizzato da dislivelli significativi di circa 600 metri su terreni naturali. Le 41 pattuglie, ciascuna composta da quattro partecipanti, saranno chiamate a completare il percorso in circa 32 ore, dal mattino di venerdì 23 maggio al tardo pomeriggio di sabato 24. Utilizzando mappe, GPS e tecniche di orienteering, le squadre dovranno raggiungere punti di controllo dove affronteranno 15 prove di natura fisica, tecnica e militare, progettate in base a scenari tattici ispirati alle attuali situazioni internazionali. I partecipanti, uomini e donne di ogni grado e specialità, provengono da reparti in servizio attivo, accademie militari, riserve straniere, Unuci e associazioni d’arma, rappresentando un’ampia varietà di esperienze e competenze.

Il programma: dalle prove sul campo alla parata finale

L’evento prenderà il via il 23 maggio alle 9:00 a Erba, con le pattuglie che si cimenteranno in prove di tiro con armi da fuoco leggere presso il poligono Invictus. Da lì, le squadre partiranno da Briosco per un percorso che le porterà a marciare tutta la notte lungo sentieri campestri e montani, fermandosi in aree attrezzate per completare le prove previste. Il tragitto includerà una tappa a Valgreghentino, con conclusione a Olgiate Molgora nel tardo pomeriggio di sabato. La serata di sabato sarà dedicata a una cena di gala nella prestigiosa Villa Reale di Monza, un momento di convivialità per i partecipanti. La manifestazione si chiuderà domenica 25 maggio con una parata per le vie del centro di Monza, che culminerà in una cerimonia ufficiale in piazza Trento e Trieste.

Un evento internazionale con una storia prestigiosa

soldati militari carri armati

Italian Raid Commando vanta una lunga tradizione, con 27 nazioni che hanno partecipato almeno una volta nelle sue 37 edizioni, per un totale di oltre 9.000 partecipanti e 500 reparti operativi. Tra i momenti memorabili, il presidente dell’Unuci Lombardia, Elio Pedica, ha ricordato la partecipazione di un reparto speciale ucraino, che si classificò tra i primi, e di squadre ufficiali come quella della Nato School di Oberammergau e del Canada, che integrarono la competizione con esercitazioni Nato in Italia. Pedica ha espresso gratitudine verso i oltre 100 volontari Unuci della Lombardia, il cui contributo è stato essenziale per l’organizzazione dell’evento. “Senza di essi questa manifestazione non si sarebbe potuta realizzare,” ha dichiarato, sottolineando l’importanza del loro impegno.

Polemiche e dibattiti sull’impatto locale

Nonostante il prestigio internazionale, l’evento ha suscitato controversie, con critiche legate all’uso di spazi pubblici e alla percezione di una militarizzazione della Brianza. Le proteste annunciate, che includono presidi e flash mob, riflettono il disagio di parte della comunità locale, preoccupata per l’impatto delle esercitazioni e della parata. Tuttavia, l’organizzazione sottolinea il valore della competizione come occasione di confronto tra militari di diverse nazioni, promuovendo professionalità e cooperazione in un contesto di alto livello tecnico e tattico.