A Monza arriva un nuovo monumento: ecco l'opera che dà lustro alla città
Un’opera carica di simboli per ricordare i 650mila internati che rifiutarono la Repubblica sociale, firmata da Michele Faglia e altri architetti.

Sabato mattina verrà inaugurato a Monza un nuovo monumento dedicato ai 650mila militari italiani che, durante la Seconda guerra mondiale, dissero “no” alla Repubblica sociale. Una scelta di coscienza che costò loro la deportazione nei lager nazisti e, per molti, la vita.
L’opera raffigura un albero simbolico: al posto dei rami due rotaie intrecciate da rose rampicanti, mentre la base è composta da una massicciata di pietrame a spacco. L’intera struttura è decorata da tanti “no” di forme e dimensioni diverse, a rappresentare le storie individuali e le provenienze di quegli uomini.
Un’immagine potente e intensa, che parla di rifiuto, coraggio e libertà.
Un’opera voluta dalle associazioni della memoria
Il monumento è stato fortemente voluto da Aned, Anpi e dall’Associazione ex internati, con l’obiettivo di preservare la memoria di quei soldati e di trasmettere alle nuove generazioni il valore della scelta etica.
La cerimonia, prevista per sabato 20 settembre alle 10.30, vedrà la partecipazione del sindaco Paolo Pilotto, dello storico Luca Frigerio e di alcuni studenti della scuola media Ardigò.
Un momento di grande partecipazione pubblica, reso possibile grazie a una raccolta fondi online che ha coinvolto molti cittadini e sostenitori della causa.
Il progetto firmato da Michele Faglia e altri architetti
A firmare il progetto del nuovo monumento sono stati tre architetti: Michele Faglia (ex sindaco di Monza), Antonio Bellini e Rosa Lanzaro.
La scelta di affidarsi anche a figure legate alla storia istituzionale della città sottolinea l’intento condiviso di creare un’opera che sia non solo artistica, ma anche profondamente civica e identitaria.
Il contributo di competenze diverse ha dato forma a un simbolo capace di unire memoria e bellezza.
Il Bosco della Memoria tra omaggi e criticità
Il monumento troverà posto nel cuore del Bosco della Memoria di via Messa, un’area creata per ricordare i monzesi deportati nei campi di concentramento e per favorire la socializzazione.
Negli ultimi mesi questo luogo è però finito spesso al centro del dibattito cittadino: i residenti lamentano degrado, rifiuti e frequentazioni sospette nelle ore serali.
Durante l’ultimo consiglio comunale, il capogruppo di Forza Italia Massimiliano Longo ha sollecitato interventi per tutelare quest’area dal profondo significato sociale, proponendo persino la sua recinzione serale per garantirne il decoro.
La speranza è che l’arrivo di questa nuova opera contribuisca a restituire dignità e attenzione a un luogo che merita rispetto.