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È iniziato intorno alle 9.30 l'allenamento dei biancorossi all'U-Power Stadium aperto al pubblico. Pubblico che - nonostante le proteste - è presente (300 circa le persone in tribuna), tanto che risulta Armando Izzo il più acclamato dai tifosi. Insieme a lui anche Keita Baldé e Dany Mota. 

Tifosi al Brianteo

In campo ora ad allenarsi ci sono 21 giocatori di movimento e 4 portieri, ma manca capitan Pessina. Colpani l'ultimo ad entrare in campo e anch'egli applaudito dai tifosi.

Ore 10.00 - Il Monza ha confermato in una nota i giocatori oggi non presenti e le motivazioni che hanno portato all'assenza:

Antov Indisponibile (è appena stato operato per ricostruire il legamento crociato del ginocchio destro)

Bakoune Indisponibile 

Galazzi Lavoro personalizzato

Ganvoula Lavoro personalizzato

Pessina Lavoro personalizzato

Zeroli Indisponibile

Pessina e Ganvoula
Differenziato per Pessina e Ganvoula

Ore 10.20 - Applausi anche per il nuovo ds Burdisso. Bianco prova la difesa a tre

È arrivato anche Nicolas Burdisso all'U-Power Stadium per l'allenamento odierno: anche per lui applausi da parte dei tifosi. Intanto Paolo Bianco prova la difesa a tre: con i rossi i potenziali titolari sono Brorsson, Izzo e Carboni. A centrocampo Birindelli, Colombo, Obiang e Ciurria. In attacco Keita con alle spalle Colpani e Caprari.

Allenamento Monza

Curva del Monza in protesta: allenamento a porte aperte sarà disertato

Oggi, come scritto qui, il malumore dei tifosi si è trasformato in una protesta concreta: la Curva Davide Pieri  ha deciso di disertare l’allenamento a porte aperte in programma domani mattina allo stadio Brianteo. "Non ci presentiamo a chi non si presenta". E ancora: “Noi monzesi siamo per l’educazione”.  

Ma non solo: anche i Monza Club avrebbero deciso di non partecipare domani.  È stato anche chiesto a chi vorrà comunque partecipare all’allenamento, di farlo in forma non ufficiale, senza indossare maglie o sciarpe riconducibili ai club.

Tifosi del Monza delusi: la rottura parte dal silenzio

La frattura tra i tifosi del Monza e la squadra appare profonda e, soprattutto, simbolica. In un ambiente dove il contatto diretto è da sempre un valore fondamentale, l’assenza del dialogo ha generato frustrazione e delusione. La decisione di disertare lo stadio è una scelta forte, ma anche un invito a riflettere su cosa significhi davvero appartenere a una squadra, a una città, a una storia condivisa.

Il Brianteo, domani, rischia di essere silenzioso. E quel silenzio farà rumore. Un rumore assordante per chi, in campo, dovrebbe rappresentare una comunità intera. Ora la palla passa alla società: sarà in grado di ricucire il rapporto con la sua gente?

Lunedì torna Monza una città da serie A da una sede inedita


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