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Un arcobaleno di fiori

È un tripudio di colori quello che si può ammirare a Ornago, in provincia di Monza e Brianza, dove il campo di tulipani Shirin sta per aprire le sue porte al pubblico. Si tratta di una coltivazione di 200mila bulbi di tulipani, ma anche di narcisi, iris, giacinti e allium, che offrono uno spettacolo naturale di rara bellezza.

Un progetto nato durante il lockdown

L'idea di creare il campo di tulipani è nata durante il lockdown, quando le sorelle Elmina e Carolina Brambilla hanno deciso di dare una nuova vita a un terreno di famiglia che era rimasto incolto. "Volevamo portare un po' di gioia e di colore in un momento difficile per tutti" raccontano le due giovani imprenditrici, che hanno studiato agraria e si occupano di fiori e piante.

Un'attrazione per grandi e piccini

Il campo di tulipani Shirin, che prende il nome dalla dea persiana dei fiori, è diventato in poco tempo un'attrazione per grandi e piccini, che possono visitare l'area e raccogliere i fiori che preferiscono. Oltre ai tulipani, il progetto delle sorelle Brambilla prevede anche altre iniziative stagionali, come il labirinto di girasoli in estate e il campo di zucche in autunno.

Un'apertura anticipata

Tulipano

La data di apertura del campo di tulipani non è ancora stata comunicata ufficialmente, ma le condizioni meteo e la fioritura sembrano favorevoli. "Pensiamo di aprire prima rispetto agli scorsi anni, probabilmente a metà marzo" anticipa Elmina Brambilla, che ha rilasciato un'intervista a MonzaToday. "Abbiamo ampliato la superficie coltivata e la varietà dei fiori, per offrire una maggiore scelta ai nostri visitatori".

Un'offerta formativa per le scuole

Il campo di tulipani Shirin non è solo un luogo di svago, ma anche di apprendimento. Le sorelle Brambilla hanno infatti previsto una serie di laboratori didattici per le scuole, che potranno scoprire i segreti della coltivazione dei fiori e della natura. "Vogliamo trasmettere la nostra passione e il nostro rispetto per l'ambiente, soprattutto ai più piccoli" spiegano le due sorelle, che si definiscono "agricoltrici felici".

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