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Ci ha messo sette minuti ieri sera Andrea Tombolini per entrare al Carrefour di Assago e attaccare cinque clienti e un dipendente del centro commerciale, poi ucciso. Affetto da problemi psichici e una forte depressione, era entrato in quel supermercato poco dopo le 18:30. Dopo essere andato nella corsia dei casalinghi, si è fermato davanti a un espositore di coltelli. Ne ha scelto uno con la lama lunga da cucina. Le immagini l'hanno ripreso mentre lo sceglie. Tombolini fa pochi passi, comincia ad urlare e comincia a colpire. Secondo la prima ricostruzione, il primo ad essere colpito alla schiena è il giocatore del Monza Pablo Marì. Poi tocca al dipendente del Carrefour che viene accoltellato al collo e muore pochi minuti più tardi. Ne riuscirà a colpire altri quattro prima di essere fermato a fatica dall'ex calciatore del Monza, Massimo Tarantino. "Urlava, urlava e basta" ha detto ieri sera alle numerose telecamere delle televisioni l’ex giocatore, ora dirigente sportivo. "Io eroe? Non ho fatto niente…" "Mentre colpiva - raccontano i testimoni - avrebbe urlato frasi sconnesse". Dalle immagini delle telecamere di video sorveglianza si vedono numerosi clienti, anche a distanza, girarsi nella sua direzione. 10 giorni fa, secondo quanto è emerso, Tombolini era stato ricoverato in psichiatria dopo essersi ferito da solo colpendosi con dei pugni al capo. Ai carabinieri, i genitori del 46enne hanno riferito che negli ultimi tempi era sempre più depresso, ma non si sarebbe mai mostrato violento o aggressivo. Il lento declino sarebbe arrivato dopo un delicato intervento chirurgico, pare alla colonna vertebrale. Non ha precedenti penali. Ora è piantonato nel reparto di Psichiatria.