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Il centrocampista della Nazionale Matteo Pessina ha parlato a Calciomercato-L'Originale, intervistato da Gianluca Di Marzio in quel di Roma, snocciolando alcuni retroscena e momenti dell'Europeo appena vinto con l'Italia:

“Quando mi hanno spiegato che non sarei partito all’Europeo, Vialli poi mi ha guardato e ha detto: ‘tu ci andrai all’Europeo e farai bene lo stesso’. Alla fine è andata così e non potrei essere più contento”.

Sulla finale con l'Inghilterra:

“È stata anche la prima volta che andavamo sotto e non eravamo abituati. Per i primi cinque minuti è sembrato un incubo. Anche io dalla panchina ho avuto paura, ma dopo quei cinque minuti abbiamo pensato tutti ‘la raddrizziamo e la vinciamo’. Sentivamo tutti quel qualcosa e la sentivamo nostra questa coppa”. 

Sulla gioia per il titolo:

“Nei primi quindici secondi non c’era niente dentro la mia testa, poi sono arrivati i pensieri della mia famiglia che ci aveva fatto arrivare Sirigu. In pullman verso Wembley stavamo piangendo come bambini vedendo questo video. La cosa bella è stato il backstage: ci hanno messo due ore per fare venti secondi di video”.

L'ex centrocampista del Monza ha poi continuato:

“Leo (Bonucci, n.d.r.) ha lottato tanto per la sfilata in centro Roma perché era giusto che festeggiassimo con i tifosi. Abbiamo lottato e ce l’hanno dato. Avete visto: non ho voce, abbiamo cantato tutto il giorno”.

Sull'extracalcio:

“Come me ci sono tanti altri che stanno facendo lo stesso. Da quando avevo sedici anni lo dico: lo studio è importante, apre la mente, e ti dà la possibilità di concentrarsi su altro, che è importante in questo sport”.

foto: Sky Sport


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0:38 / 1:48Calciomercato, la raffica di Gianluca...

L'intervista di Matteo Pessina a Sky Sport, dalla paura di non farcela alla consapevolezza di poterla vincere

È entrato all’ultimo momento, ma è stato comunque uno dei giocatori più decisivi della spedizione italiana all’Europeo: con i suoi due gol dalla panchina, contro Galles e Austria, Matteo Pessina è stato il protagonista inaspettato della vittoria italiana.

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Intervistato su Calciomercato - L’Originale, su Sky Sport, Pessina ha commentato proprio il passaggio fra la possibile esclusione e la conferma nel gruppo: “Quando mi hanno spiegato che non sarei partito all’Europeo, Vialli poi mi ha guardato ha detto: ‘tu ci andrai all’Europeo e farai bene lo stesso’. Alla fine è andata così e non potrei essere più contento”.Con Scegli Oggi di Enel Energia hai -30% sul prezzo di listino della componente energia.EnelPowered by

La finale

Ieri, poi, la finale, iniziata con quella doccia fredda dopo soli 2’: “È stata anche la prima volta che andavamo sotto e non eravamo abituati. Per i primi cinque minuti è sembrato un incubo. Anche io dalla panchina ho avuto paura, ma dopo quei cinque minuti abbiamo pensato tutti ‘la raddrizziamo e la vinciamo’. Sentivamo tutti quel qualcosa e la sentivamo nostra questa coppa”. 

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La vittoria, effettivamente, è arrivata. Ma cosa ha pensato Pessina quando Donnarumma ha parato il rigore di Saka? “I primi quindici secondi non c’era niente dentro la mia testa, poi sono arrivati i pensieri della mia famiglia che ci aveva fatto arrivare Sirigu. In pullman verso Wembley stavamo piangendo come bambini vedendo questo video. La cosa bella è stato il backstage: ci hanno messo due ore per fare venti secondi di video”, ha detto sorridente.

La sfilata in centro

Oggi, invece, la grande sfilata per il centro di Roma. Merito della diplomazia di Bonucci, che sia impuntato per offrire la coppa agli italiani: “Leo ha lottato tanto per questa cosa perché era giusto che festeggiassimo con i tifosi. Abbiamo lottato e ce l’hanno dato. Avete visto: non ho voce, abbiamo cantato tutto il giorno”.