Monza, senti l'ex Gigi Casiraghi: 'Prossimo filotto con le piccole decisivo per la A, Balotelli era veramente forte ma ora..'
L'indimenticato bomber del Monza Pierluigi Casiraghi ha rilasciato una lunga intervista al "Giornale di Monza", ripercorrendo la sua carriera cominciata dall'Oratorio di Missaglia, nel lecchese, per poi spiccare il volo nella ridente, all'epoca, fucina del Monza. Questi le dichiarazioni di 'Pigi', soffermatosi anche sul Monza attuale e su Mario Balotelli, che ha avuto come giocatore ai tempi dell'Under 21 nelle vesti di Ct:
"Settore giovanile a 10 anni, a 16 ho esordito con Alfredo Magni. Me l’aveva detto il mio allenatore degli Allievi, Francesco Brignani, sulla sua Fiat Uno bianca. Non me l’aspettavo, ero un ragazzino e pensavo solo a giocare. Quattro stagioni, una coppa in Serie C e una promozione in B con Pierluigi Frosio. Anni speciali perchè vissuti nella squadra della mia città: Francesco Antonioli, Massimo Brioschi, Anselmo Robbiati… C’era un gran settore giovanile".
"Ho sfiorato il Milan di Galliani più volte. Allora in biancorosso c’erano Beppe Marotta, ora all’Inter, e Giovanni Carnevali, AD del Sassuolo. Gli avversari più forti? La difesa rossonera con Maldini, Baresi, Costacurta. I compagni migliori? Zola, Albertini, amici tuttora. Ma anche Signori".
"Il Monza di oggi è sulla carta superiore, ma non è sinonimo di primato come è evidente dalla classifica. È il favorito, tutte lottano in maniera diversa. Cristian Brocchi ha un’idea di calcio ben precisa, non è facile giocare bene con una rosa così ampia e non sempre ci sono giocatori adatti: ci vuole tempo per avere sia risultati che gioco, ma è lì a pochi passi dalla A. Con gente già pronta".
"Mario Balotelli l'ho allenato in Under 21, non aveva ancora 20 anni, era veramente forte, rispetto ai coetanei e ai più grandi. Adesso non è così, fa un po' fatica. Solo lui sa dov'è mancato, il tempo purtroppo non torna. Boateng ha più personalità di tutti, si prende le responsabilità nei momenti difficili. In un campionato atipico, è naturale possa soffrire un po' atleticamente".
"Gli attaccanti Diaw e Gytkjær sono molto differenti. Il primo ha spunto ma fa fatica spalle alla porta, il danese fa ottimi movimenti in area e i suoi gol li ha realizzati".
"Frattesi mi piace molto: una mezzala moderna, dinamica, se vogliamo un po' alla Barella. Continuità, corsa, qualità: fa sempre ottime partite e a volte capita quella in cui fa benissimo. Pirola ha molta personalità, gioca nonostante 'rivali' come Paletta e Scaglia, significa che garantisce affidabilità in un ruolo delicato: è un grande merito, lui invece è sulla falsa riga di Bastoni".
"Per la promozione diretta questo ciclo con le “piccole” è decisivo, in caso di filotto ci sono forti possibilità. E sarebbe giusto".