Cosa lega Calabro a Nesta? Verso Monza-Carrarese con 5 chicche che non sai sul tecnico azzurro
Dalla Primavera Lazio condivisa con Alessandro Nesta alla guida della Carrarese, cinque chicche per conoscere meglio Antonio Calabro alla vigilia della sfida con il Monza
La figura dell’allenatore nasconde spesso strade inattese: tra percorsi giovanili condivisi, momenti di svolta e interessi personali, si forma un profilo che vale la pena conoscere prima di un incontro importante. Qui raccogliamo piccoli dettagli e curiosità in vista di Monza-Carrarese sul tecnico dei marmiferi che ha costruito la propria carriera con pazienza, cambi di passo e scelte fuori dal coro. E che ha in comune una forte esperienza con l'ex biancorosso Alessandro Nesta.

Antonio Calabro: dalla Primavera Lazio con Alessandro Nesta a tecnico
Nella stagione 1993/94 il giovane Antonio Calabro fece parte della Primavera Lazio, una generazione che includeva anche Alessandro Nesta: un contesto che, sul piano umano, lega indissolubilmente percorsi molto diversi ma partiti dallo stesso spogliatoio. Questo dettaglio di formazione aiuta a capire come esperienze giovanili condivise possano trasformarsi in destini differenti — chi esplode come calciatore, chi costruisce la carriera da tecnico. Antonio Calabro è uno degli esempi di chi ha seguito la seconda strada, traghettando l’esperienza di campo in metodo di allenamento.
Carrarese e la promozione in Serie B: la gavetta che paga
Il percorso di Antonio Calabro come allenatore è fatto di tappe in club di provincia: dalla vittoria di campionati regionali alla guida del Gallipoli, passando per esperienze significative con Virtus Francavilla, Carpi e Catanzaro, fino all’approdo alla Carrarese. Il culmine recente è stato il successo ai playoff che ha portato la Carrarese in promozione in Serie B, risultato che racconta di una gavetta lunga e coerente, fatta di salite graduali e lavori di consolidamento. Questo elemento spiega perché la sua squadra, pur non essendo favorita, non vada sottovalutata.
Il lato umano: filosofia, Bibbia e vita semplice
Un aspetto che spesso sorprende chi non lo conosce è il profilo umano di Antonio Calabro: interessi intellettuali e una propensione a collegare letture e riferimenti culturali al lavoro quotidiano. Non è raro leggere dei riferimenti di Antonio Calabro alla filosofia e a immagini quasi letterarie per spiegare lo spirito di gruppo; elementi che però convivono con un approccio pratico e molto concreto alla gestione del campo. Queste inclinazioni contribuiscono a delineare un tecnico che unisce rigore tattico e attenzione alle relazioni personali.
Curiosità e aneddoti: dalla gavetta all’episodio a Manfredonia
Tra le curiosità che emergono, spicca il racconto di una carriera “tardi sbocciata”: Antonio Calabro ha attraversato anni in categorie minori prima di trovare continuità e soddisfazioni come allenatore, una traiettoria che appetisce ai lettori alla ricerca di storie di riscatto. C’è inoltre un episodio drammatico nella sua vicenda personale: nel passato recente la macchina di Antonio Calabro è stata colpita da spari in un episodio che ha acceso indagini e attenzione stampa, un episodio che l’allenatore ha gestito con riserbo, confermando la sua capacità di mantenere la concentrazione sul campo nonostante eventi difficili fuori dal calcio.
Perché guardare al match Monza–Carrarese con attenzione
Il confronto tra Monza e Carrarese non è soltanto una partita in calendario: è l’occasione per vedere come una squadra guidata da Antonio Calabro interpreti la battaglia tattica contro formazioni più spendibili sul piano tecnico. La storia personale del tecnico — dalla Primavera Lazio ai campi della provincia — aggiunge un elemento narrativo: il calcio è fatto anche di percorsi umani che emergono nelle scelte in panchina.



