Monza celebra i suoi eroi silenziosi con il Giovannino d'Oro 2025

 

Giovannino d’Oro 2025, i premiati che rendono Monza speciale

Anche quest’anno il cuore di Monza batterà più forte per i suoi eroi silenziosi. Sono stati scelti i cinque vincitori del prestigioso Giovannino d’Oro 2025, il massimo riconoscimento civico che la città assegna a chi si è distinto nel sociale e nella cultura. La cerimonia ufficiale è in programma per il 24 giugno, nel pieno dei festeggiamenti per San Giovanni Battista, patrono della città, sotto l’Arengario in piazza Roma.

 

Ecco chi riceverà il premio: Fabio Castelli (alla memoria), simbolo di generosità e dedizione nel volontariato. Anna Cavenaghi, dirigente scolastica impegnata nell’inclusione e nell’educazione dei più giovani. Eugenio Galbiati, imprenditore e riferimento nella solidarietà, soprattutto nei momenti più difficili. Tiziana Fedeli, figura storica della sanità monzese e promotrice di progetti a sostegno dei più fragili. Infine, Rosella Stucchi, vera e propria custode della memoria storica cittadina e dei valori della Resistenza.

 

A questi si aggiunge il Premio Corona Ferrea 2025, che quest’anno va all’Associazione Carcere Aperto, impegnata da oltre trent’anni a supportare i detenuti del carcere di Monza e le loro famiglie. Una realtà preziosa, che opera ogni giorno lontano dai riflettori.

Un riconoscimento alla solidarietà e al valore della comunità

L’edizione 2025 del Giovannino d’Oro sarà speciale non solo per i nomi in campo, ma anche perché, contrariamente alla tradizione, i premiati quest’anno saranno cinque e non quattro. Una scelta voluta dall’amministrazione comunale per dare ancora più risalto a chi, con dedizione e impegno, contribuisce a rendere Monza una città migliore.

 

“Sono persone straordinarie che, con discrezione e impegno, rendono Monza più umana, più giusta e più forte”, ha dichiarato il sindaco Paolo Pilotto, sottolineando il valore profondo di questi premi. Non si tratta solo di riconoscimenti formali, ma di un messaggio forte: premiare chi dedica la propria vita agli altri è un dovere, un atto di gratitudine verso chi sceglie di non tirarsi mai indietro.

 

Monza celebra così le sue radici e costruisce il futuro attraverso l’esempio di chi non cerca gloria, ma risultati concreti. Un premio alla solidarietà vera, quella fatta di azioni quotidiane e concrete.

 

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Alessandro Sangalli