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L'attuale Ds del Novara Mauro Borghetti è stato un centrocampista centrale del Monza a metà del nuovo millennio, 45 gettoni nel biennio 2002-04 in C2

E' balzato maggiormente però agli onori della cronaca in questi giorni grazie ai suoi aneddoti, raccontati a La Gazzetta dello Sport, sul forte centrocampista offensivo portoghese del Manchester United Bruno Miguel Borges Fernandes.

Fu infatti proprio lui a scoprirlo in terra lusitana e portarlo in Italia, quando era Responsabile del Settore Giovanile del Novara. Parliamo dell'estate 2012 e nella società gaudenziana lavorava a stretto contatto con l'altro ex monzese (suo compagno in Brianza anche) Cristiano Giaretta, all'epoca Ds del club piemontese, che poi portò il calciatore della Seleção Portuguesa con sè, l'anno successivo, all'Udinese. Queste le parole di Borghetti:

"Il suo nome uscì in una riunione con Cristiano Giaretta e Javier Ribalta, osservatore del club che lo vide per primo. All’epoca ero il responsabile del settore giovanile, quindi partii da Novara e andai a vederlo giocare col Boavista U19. Rischiai di perdere l’aereo per il Portogallo, salii all’ultimo secondo. Era un sabato pomeriggio. Ricordo personalità e spregiudicatezza. Giocò una gara normale con ragazzi più grandi di lui. Bruno è un ’94, gli altri ’93". So che c’erano altre squadre, ma non credo sia piaciuto. Forse siamo stati più incoscienti di altri, chissà, così lo acquistammo per 40mila euro. Era un investimento per la Primavera, quindi si trattava di una grande responsabilità".

"Non sembrava neanche un calciatore: pantaloni larghi, camicia a quadri, maglioncino. Imparò la lingua in due mesi. Aveva la camera tappezzata di post-it con le frasi in italiano, camminava per la stanza e ripeteva. Ricordo la prima gara in casa contro la Primavera della Samp, apriti cielo. Tunnel, lanci d’esterno, tacchi, perfino una rabona. Ti aspettavi sempre qualcosa di eccezionale, tant’è che dopo sei mesi tra i giovani passò in prima squadra in Serie B. Segnò 4 gol nel girone di ritorno".

"Potenzialmente è da Pallone d’oro, ma deve vincere con lo United o con il Portogallo. È maturato tardi, ma non ho mai avuto dubbi. Tuttora si sente con gli autisti, i ragazzi del convitto, gli ex compagni. Anche per questo è diventato un campione. Era molto amico di un ragazzino del settore giovanile, ma dopo il passaggio all’Udinese vedersi era più complicato. All’altro dispiaceva, così gli feci una promessa. Se fosse andato bene a scuola, l’avrei portato a trovare Bruno. Così fu. Partimmo in macchina e arrivammo al campo, tornammo con la sua maglia. È un fantasista di quantità, un atleta pazzesco che in mezzo gioca ovunque: mediano, mezzala, trequartista. E poi segna in tutti i modi".

"Da noi di rigori ne ha tirato solo uno… e l’ha sbagliato! Tra l’altro proprio contro il Milan, in un’amichevole vinta 6-1. Prima della partita di Europa League coi rossoneri gli manderò un messaggio, non vorrei disturbarlo".

Fonte Foto: Novara Calcio