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La Brianza torna a fare i conti con le conseguenze delle ultime alluvioni e con la gestione dei fondi destinati agli interventi urgenti.
Dopo settimane di attesa, il Governo ha ufficialmente riconosciuto lo stato di emergenza nazionale, ma l’annuncio non ha placato le polemiche.
A Meda, uno dei comuni più colpiti dal maltempo del 22 settembre, la misura viene giudicata insufficiente.
Per molti, gli aiuti promessi sono solo una goccia nel mare dei danni subiti.

Meda contro i fondi del Governo: “Grazie per la mancia”

Il Polo Civico per Meda è stato il primo a contestare la decisione, definendo lo stanziamento una semplice “mancia”.
La consigliera Rina Delpero ha espresso apertamente la sua delusione:

“Grazie per la mancia! Ne serviranno almeno 200 milioni di euro. Solo per lo smaltimento dei detriti a Meda sono stati necessari circa due milioni. Forse non hanno presente cosa è successo.”

Il provvedimento governativo, che prevede 10,1 milioni di euro per tutta la Brianza, secondo il gruppo civico non copre nemmeno una parte delle spese sostenute dai comuni.
Dopo l’alluvione del 21 e 22 settembre, la Giunta di Meda aveva approvato la delibera 209 del 13 ottobre, destinando oltre 2,2 milioni a lavori di somma urgenza: pulizie straordinarie, rimozione detriti e smaltimento rifiuti.

Brianza alluvionata, ma i fondi non bastano: “Serve rispetto per il territorio”

pioggia

“Non serve la bacchetta magica, ma solo rispetto e conoscenza della realtà – aggiunge Delpero – e ci pare che, da tante parti, manchino entrambe.”
Secondo il Polo Civico, la cifra stanziata è sproporzionata rispetto all’entità dei danni e rischia di gravare sui bilanci comunali già in difficoltà.
L’obiettivo ora è portare la questione in Consiglio comunale l’11 novembre, dove si discuteranno nuove richieste di sostegno economico.

Il malcontento cresce: “La pazienza è finita”

Il malumore a Meda era già esploso a fine ottobre, quando in città erano comparsi volantini anonimi con la scritta “La pazienza è finita”, distribuiti nelle cassette della posta per invitare i cittadini a partecipare al consiglio comunale sull’alluvione.
Un segnale del crescente disagio di una comunità che si sente abbandonata.
“La rabbia è tanta – spiega ancora Delpero –, ma ci auguriamo che chi ha lanciato quei messaggi partecipi in modo costruttivo al prossimo consiglio.”

Regione Lombardia soddisfatta, ma a Meda resta la delusione

Il presidente Attilio Fontana ha definito il provvedimento del Governo “un importante riconoscimento per la gravità degli eventi che hanno colpito la Brianza”, ringraziando il ministro Nello Musumeci per l’attenzione al territorio.
Ma nelle zone più colpite, come Meda e i comuni lungo il torrente Tarò, il sentimento dominante resta l’amarezza.
Per il Polo Civico e per molti cittadini, i fondi promessi non bastano a coprire nemmeno i costi iniziali della ricostruzione.
Il timore è che, ancora una volta, il peso dell’emergenza resti tutto sulle casse locali.