Monza sogna l’Unesco: parte la corsa delle ville per il riconoscimento mondiale. Le candidate
Provincia e Consorzio al lavoro per selezionare le ville storiche da candidare con la Reggia di Monza come capofila. Ma i criteri Unesco sono molto rigidi

Candidatura Unesco: Reggia di Monza e ville di delizia protagoniste
La Villa Reale di Monza guiderà la candidatura Unesco di un sistema di ville storiche brianzole. Provincia e Consorzio Villa Reale e Parco hanno avviato il processo per selezionare i beni da includere nel dossier. "L’idea è nata un anno fa durante l’edizione di Ville Aperte – ha spiegato il presidente della Provincia, Luca Santambrogio ai colleghi de Il Giorno – per la rinnovata presa di coscienza dell’unicità del sistema delle ville di delizia brianzole".
L’accordo con il Consorzio è già stato siglato, e il progetto ha iniziato a muovere i primi passi concreti. "Ci stiamo suddividendo amministrativamente i compiti e le competenze", ha precisato Santambrogio. Il sistema potrebbe includere anche ville fuori dalla provincia di Monza, vista la ricchezza del patrimonio in tutta la Brianza, con la provincia di Lecco già coinvolta nel circuito di Ville Aperte.
Ville pubbliche e private, una selezione difficile ma necessaria
Il criterio guida sarà la qualità, non la quantità. "Ci sono dei parametri stringenti da parte di Unesco per cui inevitabilmente ci sarà una scrematura", ha detto il presidente. L’obiettivo è una candidatura solida e credibile, capace di superare il vaglio della commissione Unesco di Roma. "Non possiamo rischiare la bocciatura: i treni passano poche volte".
Tra le ville pubbliche, Santambrogio cita Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno e Villa Borromeo D’Adda di Arcore come esempi idonei. Ma il patrimonio è ampio: "L’elenco di quelle possibili è davvero lungo. In generale dobbiamo valorizzare di più questi beni, per noi così identitari e di tale bellezza".
Il percorso, che potrebbe durare fino a tre anni, mira a costruire un progetto culturale coerente e accurato, fondato su una visione condivisa. Non mancano i precedenti: dalla candidatura mancata del 2009 per l’incompatibilità con l’Autodromo, fino ai tentativi del 2014 e più recenti rilanci da parte del consigliere Alessandro Corbetta. Stavolta, però, la Brianza sembra davvero pronta a giocarsi la partita con convinzione.

Lunedì torna Monza una città da serie A
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