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Il rispetto per l’uomo c’è anche nel visitare i cimiteri, soprattutto nel giorno della commemorazione dei defunti. Nel pellegrinare fra le tombe si coglie il ringraziamento per  ogni passo che ha reso la nostra vita così vera, ed affiorano tanti ricordi. Per noi tifosi tornano alla mente tanti personaggi che avrebbero voluto prendere parte con noi all’emozione di veder giocare il Monza nel campionato 2022/23 nella massima categoria, ma lo potranno fare da lassù perché l’età o tristi accadimenti non hanno consentito loro di essere qui oggi. Il cimitero di Monza offre l’opportunità di passare accanto all’ultima dimora di molti protagonisti della storia biancorossa, illustriamo di seguito un percorso ideale: entrando dall’ingresso principale e dirigendosi a destra, dopo il campo dedicato ai caduti partigiani, c’è la trincea A dove, all’ipogeo 35, posto 295 c’è Angelo Scotti, tifoso storico “numero uno” nonché uomo-ovunque nella storia del club biancorosso. Risaliti dalla trincea dal lato opposto, proseguendo per qualche decina di metri, c’è il campo 47, nel quale, al posto 271 troviamo uno dei più grandi presidenti: Giovanni Cappelletti. A questo punto, puntando verso sinistra si prosegue fino alla chiesa, nei cui pressi c’è il campo 18, nel quale al posto 25 potrebbe trovarsi (usiamo il condizionale in quanto non c’è certezza) Mario Tagliabue che è stato il primo presidente nella storia ultracentenaria del club. Proseguendo sul lato sinistro della chiesa si arriva a due campi contrapposti: nel 15 (a sinistra) al posto 139 c’è Sergio Magni, storico numero cinque, che con 291 presenze in campionato è secondo tra i fedelissimi alla maglia biancorossa, nel campo 21 (a destra) al posto 51 il Giuseppe Borghi che si incontra dovrebbe essere il presidentissimo della prima promozione in serie B (anche qui il beneficio d’inventario è d’obbligo, in attesa di conferme). Proseguendo nella medesima direzione, lasciato sulla destra il campo 19, si svolta a destra e, a sinistra, c’è il campo 43 dove al posto 52 c’è Leo Sorteni, sindaco di Monza negli anni cinquanta e fautore della modernizzazione dello stadio “Sada”. Avanti nella stessa direzione, ma stavolta a destra, si giunge al campo 31 nel quale, al posto 146 c’è Ernesto Corno, portiere della storica squadra che raggiunse per la prima volta il campionato cadetto. Avanti ancora poco distante, in direzione dell’ingresso di via Nievo, al campo 79 posto 142, riposa Davide Pieri, tifoso prematuramente scomparso a diciotto anni nel 1998 ,alla cui memoria è stata intitolata la curva più “calda” dello stadio. Dirigendosi verso la parte centrale, superati sulla sinistra la trincea L e poi i campi 63 e 64 si arriva alla trincea F nel cui ipogeo c’è la cappella di famiglia numero 29 con Luigi Del Signore, ala frizzante e poi dirigente biancorosso nella sua veste di avvocato. Risaliti dalla trincea dal lato opposto, proseguendo per qualche decina di metri, a destra c’è la trincea D nella quale, apogeo 8 cella 46, troviamo Renzo Sala, medico sociale per svariati anni, che è immortalato in una storica foto scattata a Bergamo dove scruta l’orologio per comunicare ad un giovane ed impaziente Luigi Radice i minuti mancanti al termine del vittorioso spareggio contro il Como. Risalendo da dove si è scesi e proseguendo per poche decine di metri c’è la trincea H, nella quale al posto 88 c’è Angelo Piffarerio, temerario portiere negli anni venti nonché valido allenatore negli anni della seconda guerra, personaggio storico per attaccamento ai colori biancorossi. Risalendo da dove si è scesi, alla propria destra c’è il campo 73 nel quale, al posto 452, si trova Giovanni Pasolini, altro grande protagonista, nel ruolo di grintoso mediano, del Monza della prima volta in serie B. Il tour si conclude al campo 94, posto nella nuova area all’estremità del camposanto che rasenta il viale Delle Industrie, dove al posto 452 c’è Giacomo De Poli, che ha vestito la maglia del Monza 230 volte dal 1948 al 1958, per sette campionati in serie B. Presso il cimitero di Monza c’è anche il giornalista Angelo Corbetta, a Muggiò c’è l’indimenticato Claudio Parma compagno di tante trasferte sulla sua Renault Clio di un’altra penna storica biancorossa: Giancarlo Besana che riposa ad Imbersago. Il bomber storico del Monza Bruno Dazzi riposa nella sua Fidenza, l’allenatore-psicologo-filosofo Guido Mazzetti è a Perugia, e così via… Così, tanto per non dimenticare.