Monza, nasce il “Bosco dei Piloti”: un albero per ogni protagonista del GP d’Italia
Alla vigilia del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2025, l’Autodromo Nazionale Monza ha ospitato una cerimonia semplice ma dal forte valore simbolico.

Alla vigilia del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2025, l’Autodromo Nazionale Monza ha ospitato una cerimonia semplice ma dal forte valore simbolico. Nella zona del Bosco Bello, all’altezza della Variante Ascari, è nato ufficialmente il “Bosco dei Piloti”, nell’ambito del progetto “Ogni pilota, un albero”.
Sono stati messi a dimora 20 nuovi alberi, uno per ciascun pilota che domenica 7 settembre prenderà parte alla gara brianzola, e un “Cipresso di San Francesco”, clone dell’esemplare monumentale custodito nel chiostro del monastero francescano di Villa Verucchio, a Rimini.
Le istituzioni presenti
Alla cerimonia hanno preso parte figure di primo piano del motorsport e delle istituzioni: il CEO di Formula 1, Stefano Domenicali, il Commissario Straordinario dell’ACI, Generale Tullio Del Sette, il Sub-Commissario ACI, Giovanni Battista Tombolato, il Presidente eletto dell’ACI, Geronimo La Russa, il Generale C.A. Fabrizio Parrulli, Comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, e il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto.
Un progetto per ambiente ed educazione
L’iniziativa è stata promossa da Automobile Club d’Italia e Autodromo Nazionale Monza, con il contributo del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri. L’evento si inserisce all’interno del più ampio programma nazionale “Un albero per il futuro”, progetto di educazione ambientale dell’Arma dei Carabinieri.
Grazie a questa campagna, sono già state piantate oltre 50.000 piante nelle scuole e nelle città italiane, ma anche nei luoghi simbolo del motorsport internazionale, a dimostrazione di come sport e sostenibilità possano camminare insieme.
Monza, tra sport e natura
Con il Bosco dei Piloti, il Gran Premio d’Italia non solo celebra la velocità e la passione per le corse, ma lascia anche un segno tangibile di attenzione all’ambiente e al futuro. Un’iniziativa che rafforza il legame tra la Formula 1 e il territorio, unendo tradizione sportiva e responsabilità ecologica.

Le parole dei presenti
Stefano Domenicali: “questa iniziativa collega il nostro sport al futuro del pianeta”
“La creazione del Bosco dei Piloti all’Autodromo Nazionale Monza rappresenta un segno concreto di questa missione dedicata all’educazione ambientale e riflette la responsabilità condivisa di dimostrare come il motorsport possa contribuire a un futuro più sostenibile – ha sottolineato Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore Delegato di Formula 1. È fantastico vedere ogni pilota rappresentato da un albero, dando vita a un’eredità viva che collega il nostro sport al futuro del pianeta. La Formula 1 è in cammino per raggiungere l’obiettivo Net Zero entro il 2030 e siamo impegnati a promuovere un cambiamento positivo, dentro e fuori dalla pista. Desidero congratularmi con l’Automobile Club d’Italia, l’Arma dei Carabinieri e tutti i partner locali per la dedizione dimostrata in questo progetto”.
Tullio Del Sette: “mondo dei motori sia parte attiva del fondamentale processo di transizione ecologica del Paese” “Non si tratta, semplicemente, di concorrere a incrementare il patrimonio verde del nostro Paese – ha dichiarato il Commissario Straordinario, Del Sette - si tratta, soprattutto, di affermare che il mondo dei motori può e deve essere parte attiva, anche in Italia, del fondamentale processo di transizione ecologica del nostro Paese”. “Questo ‘Bosco dei Piloti’, che si sta creando con i 20 alberi messi a dimora ogni anno, a partire dal 2023, è qui per ricordarci che sport, sicurezza, tecnologie e ambiente possono offrire un contributo fondamentale nel costruire un futuro migliore per tutti, anche dentro i grandi impianti che ospitano gli eventi sportivi.” “ACI e Carabinieri hanno voluto che, in vista delle celebrazioni per l’ottavo centenario del Santo, l’iniziativa quest’anno fosse arricchita, anche a Monza, dalla piantumazione di un clone del ‘cipresso di San Francesco’, tuttora in vita nel luogo ove lui ebbe a passare l’8 maggio 1213, a premessa della collocazione nel Parco dell’Autodromo, a partire dai prossimi mesi, di 56mila piantine e 300 alberi a pronto effetto nell’ambito del programma, finanziato dalla Regione Lombardia e attuato da ACI, di ricostruzione del bosco distrutto dall’alluvione del 23 e 24 luglio 2023”.
Giovanni Battista Tombolato: “amare questo sport significa trasformarlo in occasione di attenzione e azioni concrete dedicate all’ambiente”
“Un’azione che rappresenta compiutamente l’attenzione che il Motorsport in generale e quello italiano - e quindi l’ACI – in particolare, riserva all’ambiente”, ha sottolineato il Sub-Commissario ACI, Tombolato. “Facile, scontata e, soprattutto, errata – ha aggiunto Tombolato - la vecchia equazione: ‘sport motoristico uguale inquinamento’ e scarso o nessun interesse per la realtà naturale che ci circonda. Sappiamo che non è così. La verità è all’opposto. E noi qui, oggi, lo testimoniamo, una volta di più. Amare questo sport come facciamo noi, significa anche guardare con attenzione alle ricadute sull’ambiente e fare di ogni appuntamento agonistico l’opportunità per una riflessione più profonda e per azioni concrete, dedicate, riconoscibili”.
Geronimo La russa: “un piccolo gesto per noi ma un grande messaggio per tutti gli appassionati di motorsport e Formula1”
“Un piccolo gesto per noi che ci ritroviamo qui oggi ma un grande messaggio per tutti gli appassionati di motorsport e Formula1 ovunque siano e qualunque età abbiano”, ha dichiarato il Presidente eletto di ACI, La Russa. “La speranza – ha sottolineato La Russa - che questi alberi - le cui radici esprimono il sostegno e l’ispirazione che ci vengono dal passato, i cui fusti danno forma e forza al presente, i cui rami custodiscono la nostra speranza per il futuro - siano il simbolo più vivo e vitale della missione alla quale tutti noi abbiamo scelto di dedicare le nostre energie migliori: regalare all’Autodromo Nazionale Monza un futuro davvero degno del suo straordinario, indimenticabile passato”.
Fabrizio Parrulli: “sfruttare l’appeal dello sport per sollecitare le coscienze e stimolare maggiore consapevolezza sulla salvaguardia del pianeta”
“’Ogni pilota, un albero’, punta alla compensazione delle emissioni di tutte le principali gare che si svolgono, ogni anno, sotto l’egida della Federazione ACI – ha dichiarato Parrulli. Si tratta di un progetto che vuole costituire il volano di una ricostituzione forestale che favorisce la biodiversità del territorio, non solo sotto il profilo botanico ma anche faunistico: i vantaggi si estendono perfino agli insetti, soprattutto quelli impollinatori che sono fondamentali per la sopravvivenza dell'uomo. Il nostro impegno non è solo ambientale, ma anche culturale e nasce come un progetto di educazione ambientale, sfruttando l’appeal dello sport per sollecitare la coscienza delle persone, per stimolare una maggiore consapevolezza sul ruolo di ciascuno di noi nella salvaguardia del pianeta”.
Paolo Pilotto: “garantire equilibrio tra sviluppo sportivo e tecnologico e preservazione e incremento del patrimonio verde arboreo del parco”
“Il valore ambientale del Parco è un unicum che Monza offre ogni anno anche ai tanti appassionati di motori – ha dichiarato Pilotto. Questa iniziativa conferma l'attenzione e la sensibilità condivisa tra Consorzio Villa Reale e Parco e Autodromo Nazionale a garantire l'equilibrio tra sviluppo sportivo e tecnologico e preservazione e incremento del patrimonio verde e arboreo del Parco e della città: dopo i gravi nubifragi del 2023 anche l'area più colpita del Bosco Bello potrà tornare a crescere”.