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La crisi economica del calcio italiano, che spende più di quello che incassa, ha spalancato le porte della Serie A ad alcuni (bravi) giocatori provenienti dalla Serie C, se non addirittura dai Dilettanti. Come ad esempio Pasquale Mazzocchi della Salernitana che, partito dal Rimini in Serie D e dopo tanta C, ha esordito in Nazionale. E come Patrick Ciurria e Tommaso Augello che domenica a Marassi si troveranno faccia a faccia dopo tanti anni di gavetta in Serie C. L’esterno del Monza è al primo campionato in Serie A dopo cinque di B e tre di C. Cresciuto nel settore giovanile dello Spezia, è esploso nel Pordenone che ha contribuito a portare in Serie B per la prima volta nella storia. Lì giocava attaccante e anche a Monza l’anno scorso si è mosso dalla trequarti in su. Poi contro la Juve l’intuizione di Palladino di schierare Ciurria quinto di centrocampo a destra dove è risultato tra i migliori in campo e dove sarà confermato contro la Samp. Su quella fascia si troverà difronte Tommaso Augello, arrivato in Serie A da tre anni ma partito ancora da più lontano. Per la precisione dai dilettanti del Cimiano (est Milanese) e del Ponte San Pietro dove ha esordito in Serie D a 17 anni. In 12 stagioni di carriera, Augello ha scalato tutte le categorie e si è imposto in tutte le squadre (poche) in cui ha giocato. Dopo tre anni al Ponte San Pietro, altri tre in Serie C con la Giana Erminio che nel 2017 lo vende allo Spezia. In Serie B ha giocato due campionati e nel secondo è stato inserito nella Top 11 come miglior terzino sinistro del torneo. Lo compra la Sampdoria e nel 2019 arriva il debutto in Serie A. Augello, rispetto a Ciurria, ha già alle spalle tre campionati di A, ma Patrick ha l’entusiasmo e le armi per metterlo in difficoltà. Di sicuro su quella fascia sarà un bel duello. Stefano Spinelli