Monza, sciopero dei trasporti oggi: bus fermi e disagi per tutta la giornata, la situazione
AL Cobas ferma i bus del gruppo ATM: stop a Monza e Trezzo, lavoratori in protesta per sicurezza, pulizia e aumenti salariali.
Mattinata difficile per chi si muove con i mezzi pubblici in Brianza.
Un nuovo sciopero dei trasporti interessa oggi, venerdì 7 novembre, diverse tratte urbane ed extraurbane, coinvolgendo anche il territorio di Monza.
Lo stop è stato proclamato da AL Cobas e riguarda i lavoratori della NET (Nord Est Trasporti), società del gruppo ATM.
Previsti disagi per pendolari e studenti, con fasce orarie differenziate tra servizio urbano ed extraurbano.
Orari e modalità dello sciopero dei bus a Monza e Brianza
A Monza, i dipendenti della NET incroceranno le braccia dalle 9.00 alle 11.50 e dalle 14.50 fino al termine del servizio.
Per quanto riguarda il servizio extraurbano di Trezzo sull’Adda, i disagi sono previsti dalle 8.45 alle 15.00 e dalle 18.00 fino a fine corsa.
Durante le fasce di garanzia, il servizio sarà regolare, ma sono attese riduzioni di corse e possibili ritardi nelle ore centrali della giornata.
I motivi della protesta indetta da AL Cobas

Secondo il sindacato, alla base dello sciopero generale c’è l’opposizione ai processi di liberalizzazione e privatizzazione del trasporto pubblico locale e al progetto “Milano Next”, che punta a trasformare ATM S.p.A. in azienda speciale del Comune di Milano con affidamento diretto dei servizi.
AL Cobas chiede anche maggiore sicurezza e pulizia dei mezzi, con la riattivazione del distanziamento tra conducenti e passeggeri e l’inibizione della porta anteriore.
Sicurezza, igiene e stipendi: le richieste dei lavoratori
Tra le richieste avanzate dal sindacato figurano:
- Igienizzazione e sanificazione costante dei mezzi e degli ambienti ATM;
- Aumento salariale di 150 euro netti per tutti i lavoratori fino al parametro 193, slegato dalla produttività;
- Trasformazione dei contratti part-time in full-time per chi ne fa richiesta;
- Eliminazione dei premi individuali ad personam, considerati iniqui.
Il tema della sicurezza resta centrale: gli autisti denunciano episodi di aggressioni fisiche e verbali e chiedono maggiori tutele durante il servizio.



