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martina sassoli

Il progetto della M5, che dovrebbe collegare Milano a Monza, ha subito significativi ritardi, in gran parte attribuibili al Comune di Milano, capofila dell’iniziativa. Questi rallentamenti hanno fatto lievitare i costi, portando il fabbisogno economico a circa 589 milioni di euro ancora da reperire. Sassoli ha sottolineato come questa situazione richieda un impegno condiviso per superare le difficoltà finanziarie e avviare al più presto i cantieri. La consigliera ha evidenziato l’importanza di non perdere ulteriore tempo, considerando il ruolo strategico dell’infrastruttura per la mobilità regionale.

La Brianza merita attenzione

m5

Sassoli ha ricordato che la Brianza è stata a lungo trascurata rispetto ad altre aree più centrali della Lombardia, descrivendola come una sorta di “sorellina sfigata” del territorio regionale. Ha sostenuto che questo è il momento di riconoscere alla Brianza l’attenzione e le risorse che merita, soprattutto per un’opera come la M5, destinata a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a potenziare i collegamenti con Milano. La consigliera ha richiamato il ministro Salvini al valore di tutte le infrastrutture, ma ha insistito sul bisogno di dare priorità a un territorio che ha atteso troppo a lungo.

Evitare una “guerra tra poveri”

Pur condividendo l’urgenza espressa da Salvini, Sassoli ha messo in guardia contro il rischio di trasformare la questione in un confronto conflittuale tra istituzioni. Ha definito tale scenario una “guerra tra poveri”, che contrapporrebbe enti locali e regionali, rallentando ulteriormente il progetto e allontanando l’obiettivo di fornire risposte concrete ai cittadini. La consigliera ha sottolineato la necessità di un approccio collaborativo, dove tutte le parti lavorino insieme per superare le sfide economiche e logistiche, mantenendo una visione comune per il bene del territorio.

Un appello alla coesione

Sassoli ha chiuso il suo comunicato con un invito alla coesione e alla responsabilità. Ha ribadito che il prolungamento della M5 rappresenta un’opportunità per rilanciare la Brianza, ma solo attraverso un impegno condiviso si potrà raggiungere la cantierizzazione dell’opera. La consigliera ha auspicato che l’incontro previsto per il 26 giugno tra il ministro, la Regione Lombardia e i sindaci coinvolti possa segnare un passo decisivo, mettendo fine ai ritardi e dando il via a un progetto atteso da anni dalla comunità brianzola.